IL TIFO AL TEMPO DEL COVID19: TANTI VIP PER IL V.C. FIRENZE 2005
Purtroppo abbiamo pochi avvenimenti per festeggiare in questo periodo. Compleanni e anniversari restano fra le mura domestiche o, da pochi giorni, al ristorante fra pochissimi congiunti col rischio di venire distanziati dal plexiglass. Ma la rete, non quella della porta calcistica ahimè, ci dà la possibilità di condividere eventi gioiosi, dei quali abbiamo un grande bisogno, con tutti ed è quello che ha fatto il Viola Club Firenze 2005 nel ricordare sui social il suo 15 compleanno e noi ne parliamo con la presidente Milena Poggesi.
Complimenti Milena per questo traguardo e per il tuo ruolo di donna al vertice di un viola club.
“Grazie è un piacere e un onore per me. Che io sappia ci sono altre signore a capo di V.C. anche se non siamo molte. Io mi diverto tanto ma mi impegno anche tanto soprattutto quando devo organizzare eventi di solidarietà con il nostro gruppo. Mi piace fare le cose per bene e mi rilasso solo quando tutto è finito.”
Avete raggiunto il bel traguardo di 15 anni di vita. Come è iniziata la vostra storia?
“Personalmente ho sempre fatto parte di qualche club, come quelli intitolati a Batistuta e a Nuno Gomes. Mi iscrissi al V.C. Firenze, che aveva già una presidente donna e quindi doveva essere un destino che, nel 2005 dopo una votazione, prendessi io quel ruolo. All’inizio di questo campionato eravamo 170 soci e si spera di poter crescere quando si riprenderà a giocare perché Commisso ha riportato grande entusiasmo in tutti. Anche se di Firenze, abbiamo tra le nostre fila associati da Milano, Genova, Napoli e altre zone.”
Se non ricordo male il vostro club era dedicato a Bernardeschi?
“Non me lo chiedere! E’ durato solo un anno e per fortuna non ho voluto stravolgere il nostro nome ma aggiungere solo “Official club Federico Bernardeschi”. Sono contraria ad associare i club ai calciatori perché passano, cambiano squadra, ma mi fecero tanto pressione che alla fine ho ceduto. Facemmo una bellissima cena in suo onore con oltre 250 persone dove giurò che quella viola era la sua maglia del cuore…ed era fine maggio! Da lì in poi non ha più risposto al telefono, alle mail e dopo poche settimane se n’è andato.”
Vorrei anche che tu parlassi della grande eco che ha avuto il vostro compleanno e degli auguri di tanti vip che avete ricevuto.
“Sono sinceramente molto contenta delle tante persone che hanno voluto salutarci ed inviarci un messaggio di auguri. Alcune le conosco personalmente e altre meno, ma vedere e sentire Nuno Gomes, Frey, Masini, Conti, Antognoni, tanto per fare qualche nome è una gioia infinita, come anche per Monti, Flachi, Di Chiara che sono spesso ospiti alle nostre feste. Abbiamo avuto anche gli auguri oltreoceano degli amici del V.C. S. Francisco. Su Frey vorrei aggiungere che è una persona fantastica, da sempre, e una volta in ritiro regalò i suoi guanti a mio nipote “sfruttandolo” per togliere i cinesini dal campo. Chiaramente l’ex portierone ci ha detto di essere sempre disponibile per partecipare alle nostre cene!”
Come si vive la vita da tifosi senza calcio?
“Non è semplice anche perché avevamo in programma una mega festa per i nostri 15 anni. Abbiamo fatto però un video che ci dà l’opportunità di sentirci tutti vicini e riaccende l’entusiasmo viola.”
Il vostro entusiasmo prevede la ripresa del campionato?
“Io non lo farei ricominciare, perché giocare a giugno tutte le partite che mancano mi pare azzardato. Penso anche alla salute dei calciatori perché hanno detto che il Covid lascia strascichi e visto che nella Fiorentina, come in molte altre squadre, ci sono stati dei malati non so in che condizioni possano giocare. Per ora si allenano a distanza, come pensano poi di giocare?”
Come ti poni nei confronti del comunicato dell’ACCVC sullo stadio e il sostegno a Commisso?
“Sto con Commisso, ma non posso dare contro del tutto a Nardella perché penso che sia la burocrazia a bloccare questa opera. C’è poi la lotta fra Firenze e Campi e l’opzione restauro del Franchi, tutte ipotesi ma per ora siamo ancora alle parole. Di sicuro qualcosa va fatto perché lo stadio attuale è invivibile.”
Se ti dico Fiorentina a cosa pensi?
"E' come dire Firenze, è emozione che vive dentro di me. In casa mia sono cresciuta a pane e Fiorentina e il mio babbo mi portava spesso allo stadio ed in trasferta. Non era come adesso che devi pensarci una settimana prima ed organizzarti, noi si guardava fuori dalla finestra e, se c’era il sole, si partiva.”
Quale partita vorresti rivivere?
“Il famoso 4-2 contro i gobbi…chissà perché! Non si può non volerla rivivere perché l’abbiamo tutti nella mente, nel cuore e nell’anima. Mi ricordo di non aver mai pianto tanto dalla gioia.”
La Signora in viola