IL POSTO DI ASTORI

05.05.2017 13:00 di  Dimitri Conti  Twitter:    vedi letture
IL POSTO DI ASTORI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Nel disastro di Palermo si è aggiunto un dettaglio finale che ha peggiorato ulteriormente la situazione della Fiorentina: Davide Astori si è fatto espellere da Tagliavento con doppia ammonizione nel finale di gara, e salterà così la prossima gara dei viola, impegnati sul campo del Sassuolo. Galeotta fu la simil-sbracciata su Sallai, decisione che pare comunque piuttosto dubbia. Ma gli strascichi restano, e i gigliati si trovano così ad affrontare la trasferta emiliana senza il proprio difensore centrale di riferimento nello scacchiere e, vista anche la condizione di incertezza che aleggia intorno allo stato di salute di Gonzalo Rodriguez, che però sembra in ripresa, paiono molti i dubbi con i quali avrà a che fare Sousa nelle scelte difensive dell'undici titolare.

Chi prenderà il posto di Astori? Appurato che nella rosa gigliata non ci sono altri difensori mancini di piede, se non Carlos Sanchez che però ha giocato quasi sempre sul centro-destra, o al limite nel mezzo ai tre, la soluzione deve essere gioco forza un adattamento. Sono sei le volte in stagione nelle quali è mancato Astori, e curiosamente, ma forse neanche troppo in un'ottica di turnover, quando il centrale ex Roma e Cagliari non c'era si è sempre visto in campo Sebastien De Maio. Sousa probabilmente vede il difensore italo-francese proprio come la riserva naturale di Astori, ed è possibile che tocchi a lui rimpiazzarlo sul campo del Sassuolo. Posto che dovrebbe recuperare Gonzalo Rodriguez, e che Sanchez torni quindi sul centro-destra, il ballottaggio per lo spazio lasciato vuoto dal numero 13 sarà una questione a tre tra De Maio, Salcedo e Tomovic. Il serbo sta meglio dopo l'infortunio patito contro l'Inter, e le sue quotazioni, all'interno dei tre, potrebbero essere quelle maggioritarie, anche nelle dinamiche di fiducia riposta da Sousa nei singoli. Con Sanchez candidato forte a spostarsi sul centro-sinistra. Anche perché da un lato De Maio si è visto davvero con il contagocce quest'anno, e Salcedo viene da una prova tutt'altro che positiva in terra siciliana, oltre che da un momento di forma recente non esaltante.