IL POPOLO VIOLA

23.04.2012 17:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
IL POPOLO VIOLA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

E' stato detto e scritto da più parti. Sempre a ragione. Perciò, pur piccolo sia il contributo, anche noi lo sottolineiamo. Mentre a livello nazionale le parole di condanna si sprecano, dalle nostre parti è più che motivato il vento di orgoglio e soddisfazione che spira sulla tifoseria gigliata. Perchè comunque si guardi il campionato della Fiorentina, e i suoi capitomboli anche dolorosi, mai al "Franchi" si sono registrate scene come quelle di ieri a "Marassi".

Segno di una civiltà, mai venuta meno, da parte di una tifoseria probabilmente maturata oltremodo anche alla luce delle difficoltà. Lo stesso ricompattamento che ha riguardato la piazza fiorentina (in attesa del termine della stagione, dei vari processi e di conseguenza dei vari cambiamenti) ha quelle caratteristiche particolari tipiche delle scelte di buonsenso. Termine, quest'ultimo, di gran lunga assente ogniqualvolta il mondo del calcio si trovi allo specchio. 

Eppure, soltanto a ripensare a poco più di un mese fa, di vicende di profonda delusione, il popolo viola ne avrebbe da raccontare. Ma niente di tutto quel che si è visto a Genova è mai capitato. Pur nelle doverose contestazioni a una stagione che definire deludente è quasi un eufemismo. Un "brava Firenze" che ancora una volta dimostra quanto questo pubblico potrebbe rappresentare un tesoro inestimabile per il club viola. Una sorta di motore costante che, ci auguriamo, possa tornare a cantare a partire dalla prossima stagione, in virtù di un'intera meccanica finalmente progettata a modo.

P.s.: Fa effetto, perciò, terminata la riflessione di cui sopra rilevare quanto attenta e precisa sia stata la decisione del giudice sportivo di comminare 20.000 euro alla Fiorentina per "avere suoi sostenitori, al 42° del primo tempo ed al 12° del secondo tempo, indirizzato a due calciatori della squadra avversaria grida costituenti espressione di discriminazione razziale; per avere inoltre, al 30° del secondo tempo, lanciato verso l'Arbitro, che ne veniva sfiorato, una moneta"