IL MANTRA
Vendere, sfoltire la rosa, alleggerire il monte ingaggi. Con il passare dei giorni non cambia il "mantra" del mercato viola. Un mercato che si aprirà tra qualche giorno, e nel quale gli stessi Pradè e Macia saranno chiamati a rimediare a qualche errore dell'ultima estate. Questo d'altronde farebbero pensare alcune bocciature di Montella, a cominciare da quel Marko Marin che sarebbe già in procinto di rifare le valigie e tornarsene a Londra, zona Chelsea.
Certamente non sarà, però, solo il tedesco a salutare la truppa. Per Brillante, ad esempio, restano in corsa Empoli ed Hellas Verona, così come su Lazzari potrebbe resistere ancora l'interesse del Cagliari (sopratutto dopo l'arrivo di Zola sulla panchina dei sardi). Ma anche per Hegazy, magari dopo la trasferta di Parma, potrebbero arrivare offerte ma molte medio-piccole di Serie A che per il momento hanno solo espresso timidi interessi.
E così mentre perdura l'interrogativo su come (e dove) piazzare Iakovenko, o lo stesso El Hamdauoi, restano poi da chiarire le posizioni di coloro che dovranno, gioco forza, decidere sul rinnovo. Neto dovrà rispondere a breve, Aquilani sembra allontanarsi sempre di più, Pasqual probabilmente vorrà prima parlarne approfonditamente con la società, questa la sintesi delle tre posizioni più impellenti. Difficile, ad ora, e in questo scenario, immaginare quale rinforzo la Fiorentina possa consegnare a Montella.
Intanto se con il Torino i contatti sono soprattutto in uscita (Kurtic e Ilicic restano nomi spendibili per il mercato di gennaio dei granata) è soprattutto con l'Udinese che la Fiorentina potrebbe fare mercato. Allungando ulteriormente i tempi per Muriel (oggi come oggi ancora più vicino alla Samp che non ai viola, ma pur sempre nel mirino) o cercando nuove ipotesi come quella che riguarderebbe un portiere tra Brkic e Scuffet. Altre idee in entrata? Per il momento il mantra è sempre lo stesso, e viene ripetuto sempre con lo stesso tono: "Vendere".