I VENTI MINUTI CHE CAMBIARONO LA STORIA

19.03.2014 20:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
I VENTI MINUTI CHE CAMBIARONO LA STORIA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

In venti minuti si possono fare un sacco di cose. In solitudine o in compagnia (e il più delle volte è molto più piacevole essere in compagnia nei venti minuti giusti...). Venti minuti d'altronde bastano per cucinarsi un sano piatto di pasta, o anche per leggere un giornale sportivo nel quale si evita di approfondire le vicende delle "altre squadre". In venti minuti si può ipotecare una sfida di calcetto, segnando a raffica per gran parte del primo tempo e chiudendosi poi in difesa nella ripresa. E in venti minuti si può anche trasformare uno 0-2 che suona come una condanna, in qualcosa di storico e memorabile.

Lo sanno benissimo Antonio Conte e la sua squadra cosa può capitare in venti minuti. Può succedere che un campione come Giuseppe Rossi ti capovolga il mondo intero catapultandoti dalle stalle alle stelle. Può capitare, eccome se può capitare...chiedere a Joaquin per maggiori conferme. E non bastassero gli esempi sin qui citati, in quei venti minuti, può capitare anche che una squadra che pare in apnea alzi la testa e chiuda all'angolo gli avversari.

D'altronde laddove non poteva arrivare Rossi per evidenti motivi, c'ha pensato Gomez soltanto una settimana fa a dimostrarlo. Perchè sotto di una rete, ai viola, sono bastati molto meno di 20 minuti per raddrizzare la sfida dell'andata e mettere paura ai bianconeri. Segnando un gol che vale oro in vista della gara di ritorno di domani.

Non c'è perciò da prendersela più di tanto di fronte all'ennesima provocazione di Conte. Perchè se una settimana fa il tecnico bianconero parlò di una Fiorentina che avrebbe giocato alla morte perchè "priva di ulteriori motivazioni in campionato", stavolta la scelta è stata ancora più diretta, provocatoria. "Noi soffriamo i viola per 20', loro soffrono noi per gli altri '70" ha raccontato un nervosissimo tecnico bianconero in sala stampa, scordandosi tuttavia che l'ultima volta che a Firenze i suoi hanno sofferto 20 minuti, lui è uscito dal campo quasi con le lacrime agli occhi.