MISSION (IM)POSSIBLE

15.10.2020 17:00 di Dimitri Conti Twitter:    vedi letture
MISSION (IM)POSSIBLE
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'ultima sessione di calciomercato è stata messa da poco alle spalle ma, in casa Fiorentina come però anche per tante altre realtà, continua a presentare il conto dei suoi strascichi. La situazione più border-line per quanto riguarda i viola, scritto e ribadito di un Pezzella che si accinge a tornare in campo fascia al braccio ma sul cui futuro pendono ancora profonde incertezze, è senza dubbio quella che vede coinvolto Nikola Milenkovic.

Il centrale serbo è infatti titolarissimo e colonna portante della difesa di Iachini, ma ha il contratto in scadenza nel 2022 e gli attestati di stima che continuano ad arrivare sul suo conto, i quali possono essere chiamati senza troppi filtri interessamenti di mercato, rendono complicata la sua posizione nella squadra. Specialmente perché, al momento, dall'entourage del difensore serbo sono arrivati zero segnali a proposito di un rinnovo che ad oggi non è affatto nell'aria, soprattutto per i rapporti piuttosto freddi, che vi abbiamo già raccontato su queste pagine, tra Ramadani e Commisso.

I ben informati sono pronti a giurare che a gennaio le milanesi, Inter e Milan, stiano già preparando un assalto per arrivare a Milenkovic. D'altronde, come ammesso dal ds Pradè nella conferenza stampa di fine calciomercato, "se ci fosse arrivata l'offerta giusta, avremmo potuto cederlo". Tutt'altro che intoccabile, almeno stando alle dichiarazioni, insomma: certo, l'elevata valutazione di mercato messa in essere da Commisso nell'ultima finestra ha scacciato le pretendenti, ma la sensazione diffusa, più timore che un sentore, è di rischiare di ripetere un caso Chiesa.

Per questo, la dirigenza viola è pronta alla mission impossible nel corso di queste settimane: provare ad avvicinarsi al calciatore, che da par suo non ha battuto ciglio né per forzare il club a una cessione né atteggiandosi bizzosamente o comunque con gesti sintomatici di voglia di andarsene, nella speranza che l'impresa si faccia sempre più possibile strada facendo. Da qui a gennaio, in sostanza, dovranno essere registrati giocoforza dei passi in avanti, o la permanenza di Milenkovic a Firenze sarà un punto interrogativo sempre più grande, con una risposta che corre in direzione opposta.