I CERTI E GLI INCERTI

20.07.2011 10:00 di  Lorenzo Marucci   vedi letture
I CERTI E GLI INCERTI
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© foto di FEDERICO DE LUCA

Interrogativi, speranze, dubbi e preoccupazioni. La Fiorentina è ancora un’incompiuta, passano i giorni nell’attesa che possa arrivare quel colpo capace di suscitare l’entusiasmo della gente, scuotendo una città che si è intristita, con punte anche polemiche e di irritazione (vedi vicenda Antognoni-Teotino). A Cortina il gruppo lavora, suda, segue le indicazioni del tecnico in un clima di serietà e disciplina. Ad oggi, venti luglio, è però ancora complicato stabilire quanti giocatori faranno parte della squadra titolare, perché i punti fermi ci sono ma i casi da risolvere assomigliano a nodi più o meno intricati. Chi è sicuro di restare e magari di partire da titolare è Neto, al pari di Boruc, con Frey destinato a partire anche se per adesso non sono arrivate concrete proposte. La difesa sembra il reparto su cui Mihajlovic può fare totale affidamento nel senso che sui centrali la scelta è ampia, tra il neo capitano Gamberini e Natali, Kroldrup, Camporese e il diciottenne Nastasic e anche per gli esterni Mihajlovic ha buone opzioni. A centrocampo tutto ruota ancora a Montolivo, su cui il Milan ha iniziato da giorni un forte pressing, arrivando anche ad offrire ai viola in cambio il cartellino di Cassano (ma la Fiorentina vuole solo soldi).

Così per adesso il punto fermo a metà campo è Valon Behrami, sempre più idolo della tifoseria per il suo spirito battagliero. Incerto anche il destino di Vargas che dopo l’ottima Coppa America (espulsione di ieri a parte per la brutta gomitata ad un avversario) è tornato a far gola a parecchi club di primo piano. Tutto dipenderà dall’offerta perché di fornte a 16-18 milioni potrebbe anche essere ceduto.  Il centrocampo insomma resta il reparto più in difficoltà anche se in attacco - oltre a Cerci - Gilardino pare tutt’altro che un punto fermo. Prima del ritiro aveva chiesto alla società un contratto più lungo e più sostanzioso (scade nel 2013). Ma la Fiorentina non ha fretta di prolungare l’accordo e se a breve dovessero arrivare offerte intorno ai diciotto milioni potrebbe partire anche lui.