GORETTI, MACIA E IL NUOVO BALLOTTAGGIO: IL PUNTO

15.05.2024 17:45 di  Luciana Magistrato   vedi letture
GORETTI, MACIA E IL NUOVO BALLOTTAGGIO: IL PUNTO
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© foto di claudia.marrone

Goretti-Macia, proprio come tre anni fa si ripropone il ballottaggio tra i due direttori sportivi da affiancare a Daniele Pradè. In quell'occasione poi la spuntò a sorpresa Nicolas Burdisso che ora è pronto a salutare la Fiorentina e valutare nuove opportunità in Italia o comunque in Europa, nessun ritorno in Argentina al momento insomma.

Finita la serie B d'altronde Reggiana e Spezia possono lavorare per il futuro e sia Roberto Goretti che Eduardo Macia sono legati ancora per un anno alle rispettive società e devono dunque valutare con loro il da farsi. Il percorso di Macia alla Fiorentina è un dolce ricordo legato soprattutto alla ricostruzione del 2012 e a Firenze il dirigente ha ancora tante amicizie anche perché si è fatto voler bene praticamente da tutti. Il suo profilo vanta esperienze internazionali fatte sia prima che successivamente all'avventura in viola. La sua agenda nel frattempo si è arricchita di nomi anche se il percorso allo Spezia gli ha riservato qualche delusione (retrocessione prima e salvezza all'ultimo turno poi) che potrebbe portare all'addio o a rilanciare.

Roberto Goretti aspetta di mettersi a tavolino con il presidente della Reggiana e Nesta per capire il destino suo ma anche del tecnico che Galliani sta valutando per il Monza. In queste due stagioni in granata Goretti ha collezionato la promozione in B e la salvezza con qualche giornata d'anticipo, un buon percorso di soddisfazione reciproca e per questo merita il rispetto di parlarne con chiarezza prima di qualsiasi decisione. Certo è che per il direttore sportivo la Fiorentina non sarebbe un oggetto misterioso, visto che l'ha sempre seguita fin dai tempi di Perugia e anche il 28 aprile scorso era a vederla al Franchi con il Sassuolo. Ufficialmente era a vedere dal vivo la partita come ama fare da ds vecchio stampo, ufficiosamente chissà. Anche a qualche chilometro di distanza d'altronde, se Accardi dovesse lasciare, l'Empoli è pronto a cercarlo. D'altronde il suo profilo è di un dirigente giovane (meno di 50 anni), con l'occhio lungo sui giovani (non a caso ha inseguito per due anni, prendendolo, Bianco ed anche Kayode) e che nei tanti anni al Perugia (prese anche Vincenzo Italiano, ancora giocatore) ha fatto fare tante plusvalenze, oltre che mandare diversi giocatori in Nazionale.

La Fiorentina per ora non vuole distrazioni, facendo mosse per il futuro che potrebbero distogliere l'attenzione dalla finale di Conference del 29 maggio, ma di certo sta facendo le sue valutazioni ed entrambe i due dirigenti aspettano il "verdetto" pur senza mancare di rispetto ai club con cui hanno tuttora un impegno e sempre che, come tre anni fa, non spunti un terzo nome a sorpresa o venga preferita la soluzione interna di Rubino.