GONZALEZ, 27° argentino in viola: tante stelle e…
Buenos Aires-Peretola è una tratta che ha regalato diversi gioielli nella bacheca della Fiorentina. Molti i calciatori argentini che hanno attraversato l'Atlantico per cercar fortuna in viola, diversi dei quali diventati idoli per la tifoseria gigliata. L'ultimo in ordine di tempo sarà Nicolas Gonzalez, esterno che rappresenta il primo grande colpo del mercato della società gigliata quest’anno, nonché (se verranno confermate le cifre di cui si parla in queste ore) l’acquisto più caro della storia del club. L’ingresso di Nicolas Burdisso in società col ruolo di vice-Pradè sembra aver riaperto definitivamente l’asse albiceleste-viola: Nico Gonzalez sarà il ventisettesimo argentino a vestire la maglia della Fiorentina in una lista ricca di campioni e non solo. Il primo gruppo è capeggiato senza dubbio da Gabriel Omar Batistuta: la figura del Re Leone congiunge come nessuna Firenze, la città che più lo ha amato, e l’Argentina, paese da cui partì all’età di ventidue anni per approdare alla Fiorentina, con cui disputò 307 partite segnando 207 reti, diventando il marcatore più prolifico della storia del club ed uno dei giocatori più iconici ad aver indossato il viola. Al terzo posto della graduatoria dei marcatori all time un altro argentino –naturalizzato poi italiano- Miguel Montuori, protagonista con la Fiorentina di Bernardini del primo scudetto del ’56. Se si scorre l’elenco dei marcatori troviamo anche un altro oriundo argentino, Francisco Lojacono, 40 gol in 120 partite tra il 1957 ed il 1960.
Insieme a loro una vera e propria colonia di connazionali sudamericani che ha costellato la storia recente e non della Fiorentina. Nico sarà il ventisettesimo argentino a vestire la maglia viola, inserendosi in un solco tracciato da illustri connazionali come il già citato Batistuta ma anche Daniel Bertoni (centrocampista che visse quattro ottime stagioni alla Fiorentina, tanto da meritarsi un posto nella All of Fame del club) Daniel Passarella (difensore arrivato a Firenze da Campione del Mondo e capace di segnare undici reti in un campionato) o, per guardare ai tempi più recenti, Mario Alberto Santana (giocatore che, per spunti e posizione in campo, ricorda l'esterno classe '98) e Gonzalo Rodriguez (inserito nella top 11 dell'ultimo decennio della Fiorentina). Questi i modelli virtuosi che Nico cercherà di emulare, ma per tante stelle argentine che hanno brillato sotto il Cupolone ci sono altrettante meteore, rioplatensi che, passati da Firenze, non sono riusciti a lasciare il segno in campo e che vengono ricordati ai tifosi con un mix di rimpianto e ironia per la loro sorte:
È il caso di Mario Bolatti, detto el Gringo, arrivato in Italia nel 2010 con i gradi di titolare della nazionale argentina e la speranza di poter diventare il regista della Fiorentina per gli anni a venire e ricordato per aver causato la rottura dei legamenti di Stevan Jovetic con un'entrata scriteriata in allenamento; o quello di Hernan Toledo, promettente esterno del Velez che, dopo di fatto un Erasmus di sei mesi a Firenze, torna in Sudamerica senza nemmeno un minuto giocato in Italia. O ancora Alberto Tino Costa, centrocampista passato per la Toscana da gennaio a giugno 2016 senza lasciare traccia. Insomma, per gli argentini che cercano avventura nella terra di Dante non sembrano esserci mezze misure; l’ormai ex ala dello Stoccarda, in viola troverà almeno un compagno di Nazionale -detto che il futuro di German Pezzella resta incerto, la nuova Fiorentina ripartirà da lui e da Lucas Martinez Quarta, prodotto della cantera del River Plate che ha già concluso un anno di apprendistato a Firenze-. A Gonzalez il compito di continuare al meglio la tradizione di albiceleste-viola, consapevole che lo spettro che va da Bati-gol a Toledo è piuttosto ampio.