FRATELLO MAGGIORE AL LAVORO. PAROLA D'ORDINE: CALMA
La Fiorentina riparte provando a mettersi alle spalle una settimana complicata e guardando al Cagliari domenica al Franchi. Una partita che vale più di 3 punti per tanti motivi, da quelli psicologici dopo l'uscita dalla Coppa Italia e nel tentativo di dimenticare le brutte sensazioni di domenica scorsa, a quelli tecnici con la ricerca dell'ottava vittoria consecutiva in campionato e la voglia di provare a sfruttare un turno positivo in Serie A, visto che alcune delle pretendenti ai primi posti in classifica si affrontano tra di loro: questo weekend potrebbe essere l'occasione per fare punti importanti.
Il ruolo da psicologo di Palladino
Non sono state certo giornate facili neanche per Palladino e per il suo staff che hanno dovuto aggiungere alle doti tecniche anche quelle psicologiche per provare a gestire un gruppo scosso dallo shock di domenica scorsa. Il lavoro da "fratello maggiore" del tecnico viola prosegue e proseguirà anche in queste giornate di avvicinamento al prossimo impegno per ritrovare quelle sicurezze che sono andate perdute di fronte a un Empoli bravissimo a sfruttare ogni piccola indecisione in Coppa Italia. La volontà è quella di dare continuità alle scelte dei titolari con l'aggiunta di Sottil nel ruolo di esterno e l'inserimento di De Gea e Adli rispetto agli undici visti ai quarti di coppa, ma soprattutto di mantenere la calma necessaria per non farsi prendere dalle sensazioni del momento.
Le valutazioni sul cambio modulo
Non sembra ancora tempo dunque per un cambio di modulo e di sistema di gioco, anche se questi saranno giorni di valutazioni. L'idea di mettere sia Beltran che Gudmundsson dietro Kean stuzzica e non poco, ma per ora l'idea pare quella di aspettare quantomeno che l'islandese sia al 100%, poi si proverà l'artiglieria pesante. Anche perché, per ora, Sottil sta dando le risposte che Palladino e Pradè speravano fin dalla scorsa estate, e non è un caso che fu proprio il figlio d'arte tra i primi a essere chiamati dal nuovo tecnico all'inizio della sua avventura a Firenze. Complici eventi che nessuno avrebbe augurato e pronosticato, lo spazio per Sottil sarà sempre maggiore e lui spera di trovare la continuità che spesso gli è mancata in carriera: a 25 anni si gioca le carte per diventare un grande giocatore e prendersi sulle spalle la Fiorentina.