FRANCHI, La deadline a marzo e le ipotesi in ballo

26.12.2021 08:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
FRANCHI, La deadline a marzo e le ipotesi in ballo
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© foto di Federico De Luca

Il dado, ormai, è tratto. Con l’approssimarsi del nuovo anno si inizia ad intravedere il miglio finale di quello che ormai da mesi è l’iter avviato dal Comune di Firenze per la ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi. Un progetto ambizioso, in cui la risposta da parte degli archistar sparsi per il mondo è stata più che incoraggiante ma che ha dei paletti e delle scadenze ben definite. Alla luce infatti dei 95 milioni di euro che arriveranno dall’Unione Europea nell’ambito del PNRR, i lavori per rifare il look all’impianto di Campo di Marte dovranno iniziare entro dicembre 2023, così come tutti i progetti legati al piano nazionale di ripresa e resilienza. 

Deadline a marzo
Dei trentuno progetti iniziali che sono stati presentati nel corso degli ultimi mesi, la giuria ne ha selezionati otto in fase preliminare. Con l’inizio dell’anno nuovo, ci sarà tempo fino al 31 gennaio per portare progetti preliminari all'attenzione degli esperti. Da quel momento, in poco meno di un mese e mezzo (la deadline è fissata per metà marzo) verrà scelto il progetto vincente, mediante un sistema telematico molto efficiente che ha snellito molto le operazioni. Sono ancora top-secret i progetti che fino ad oggi sono stati selezionati ma secondo le ultime indiscrezioni la fantasia non è certo mancata.

Le due ipotesi in ballo
Sulla base infatti dei vincoli posti dal MiBACT – mantenimento della tribuna coperta, della torre di Maratona e delle scale elicoidali – e dei paletti messi dal bando ci sono due ipotesi sul tavolo, ognuna perfezionata e sviluppata a seconda dello studio di riferimento: il “modello teca”, ossia l’idea di preservare l’attuale Franchi con una vetrata, una teca appunto, che ne protegga l’essenza e di coprire tutte le altre parti oltre la tribuna, e il “modello Matrioska”, nel quale lo stadio fungerebbe come guscio per accogliere al suo interno un nuovo involucro, nuove curve e un nuovo stadio interamente coperto.