FIORENTINA, Te la sei giocata

21.11.2010 05:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
FIORENTINA, Te la sei giocata
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© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

Di buono c'è che la tanto sbandierata "voglia di giocarsela a San Siro" alla fine si è vista. Una Fiorentina vogliosa, a tratti persino gagliarda, torna da Milano senza il briciolo di un punto, ma con la convinzione che qualcosa possa cambiare. A cominciare dal gioco corale per arrivare alle occasioni da rete, con la speranza che non sempre sulla strada degli attaccanti viola si potrà esaltare il portiere di turno come ha fatto Abbiati. Per inciso, parlando di portieri, la crescita di Boruc sembra costante.

Certo, quel che è successo ieri sera al "Meazza" riporta indietro alla notte di Roma. Un bel primo tempo dei viola, una disattenzione nel finale di primo tempo e l'ingresso negli spogliatoi sotto di un gol. Poi, però, contro i giallorossi la squadra di Mihajlovic si era sgonfiata, di brutto, richiando di capitolare. A Milano no. Anzi, se possibile, nel secondo tempo i viola hanno avuto ancora di più il pallino del gioco in mano.

D'Agostino su punizione, Kroldrup di testa, e poi ancora Ljajic dopo uno spunto di Gilardino che Nesta non deve nemmeno aver capito. Le occasioni da rete della Fiorentina, gridano vendetta, soprattutto di fronte a un cecchino di nome Zlatan che non perdona se gli lasci un centimetro in area di rigore, figuriamoci se ha tutto il tempo di stoppare il pallone e decidere come concludere. Peccato, perchè forse in pochi si sarebbero attesi una squadra così al cospetto della capolista.

All'orizzonte la sfida di sabato contro la Juventus e un'emergenza in difesa che si poteva evitare. Per Kroldrup, uno degli uomini probabilmente meno propensi agli improperi di tutto il gruppo gigliato, poteva di certo evitare il botta e risposta con l'arbitro, ma se Camporese non s'impressiona, all'esordio, davanti a Ibra, Seedorf e Robinho significa che la stoffa c'è. E che, come ha confermato lo stesso Mihajlovic nel dopo gara, per Torino si possa anche pensare a lui nonostante la classe '92. Il resto, contro i bianconeri, dovrà venire dalla convinzione di potersela giocare, anche all'Olimpico piemontese. Ieri sera, comunque sia, i viola l'hanno fatto.