FIORENTINA, Non solo fattore "C"...
La Fiorentina, baciata dalla Dea Bendata e tenuta in piedi da un monumentale Sebastien Frey, batte una Lazio rabbiosa e vola al quarto posto in classifica. Una clasifica che, se analizzata con attenzione, mette davvero i brividi. I viola non solo sono tornati in zona champions, ma sono a quattro punti dal Milan e a cinque dalla Juventus, due squadre che fino a due settimane fa erano considerate in piena lotta per lo scudetto.
Non meritava di vincere, ieri, la squadra di Prandelli, ma le grandi imprese, le stagioni da sogno passano, inevitabilmente, anche da gare come queste. Torna alla mente la trasferta di Liverpool, nella scorsa Coppa UEFA, quando l'Everton mise la Fiorentina all'angolo per 120' ma, alla fine, con cuore, voglia di crederci e lucidità, i viola passarono il turno. Anche in quell'occasione l'eroe fi Frey, autore di diverse parate clamorose. Ieri il francese ha dimostrato di essere un numero assoluto, in tutti i sensi.
Stesso discorso merita Alberto Gilardino. Lo avevamo detto, il goal di Bologna poteva davvero rivelarsi fondamentale per il bomber di Biella, e così è stato. Un pallone giocabile, in area di rigore, ed un goal. Cobra velenosissimo, mortifero, il centravanti della Fiorentina. Prandelli sa che ora, come nella prima parte di stagione, può vincere la partita in ogni momento, grazie alla ritrovata vena del suo attaccante. E' fondamentale, in una volata come quella che vedrà protagonista la sua squadra, avere un giocatore del genere.
Frey, Gilardino, tanta fortuna, ma non solo. E' chiaro, il "fattore C" è stato determinante, nella vittoria di ieri, ma stessa importanza hanno avuto i due fuoriclasse viola. Lo stesso Mutu, decisamente non in giornata di grazia, è entrato in modo decisivo nell'azione del goal. Nei tre punti di ieri, comunque, non ci sono solo loro. La squadra ha sempre e comunque cercato la vittoria, pur se in grossa difficoltà. Emblematica l'azione che ha portato alla rete. Palla recuperata e ricerca immediata dell'area di rigore della Lazio con Montolivo mente lucidissima del contropiede viola nel momento decisivo.
Sono tutti piccoli segnali importantissimi. La fortuna che guarda dalla tua parte, i fuoriclasse che accendono la luce, o la spengono agli avversari nel caso di Frey, nei momenti caldi, quando conta davvero, la voglia di non accontentarsi e di avere ragione. La lotta sarà dura, e già domenica la Fiorentina sarà chiamata ad un altro esame tostissimo come la trasferta in casa Genoa, ma la sensazione è che i viola possano davvero farcela, di nuovo, e non solo grazie alla fortuna. Del resto, non si sta in cima alla classifica, ad un passo dalle grandissime che lottano per lo scudetto, solo perchè si ha fortuna. C'è altro, c'è molto altro in questa squadra che fa sognare...