DODO, ACF l'ha acquistato "normalmente". Marlon...
Con l’acquisto di Dodô da parte della Fiorentina lo Shakhtar Donetsk perde un altro potenziale titolare per la prossima stagione; una fuga influenzata prevalentemente dall’invasione russa in Ucraina e dal conseguente conflitto armato scoppiato nello scorso febbraio che ha danneggiato fortemente anche tutti i club del paese, che si sono visti depauperati di asset intesi sia come infrastrutture che come membri del gruppo squadra come tecnici e calciatori. Intervenendo per cercare di gestire la delicata situazione anche a livello sportivo, la FIFA qualche settimana fa ha concesso ai giocatori stranieri che militano nel campionato ucraino la possibilità di sospendere i loro contratti fino al giugno del 2023. Ne hanno beneficiato già alcune squadre, come ad esempio il Monza per il difensore Marlon e proprio nelle ultime ore il Fulham, che ha già annunciato Manor Solomon nonostante fino al 1° agosto non possa richiedere il permesso di lavoro per farlo giocare in Inghilterra.
Non ne ha approfittato invece la Fiorentina, che rappresenta in questo caso un’eccezione: i viola, con una mossa che testimonia l’estrema correttezza della società, ha deciso comunque di trattare con lo Shakhtar per acquistare Dodò nonostante potesse sfruttare la nuova regolamentazione della FIFA per “utilizzare” un calciatore proveniente dal campionato ucraino gratis (cioè senza pagare al club di appartenenza) per un anno. Gli arancioneri di Donetsk hanno quindi incassato una consistente cifra (intorno ai 18 milioni, bonus inclusi) per il terzino brasiliano. Con questa decisione, la Fiorentina, al pari del Benfica (i lusitani hanno versato una quindicina di milioni allo Shakhtar per David Neres) ha scelto di poter far suo da subito il cartellino del brasiliano, già in gruppo negli ultimi giorni del ritiro di Moena; il club viola dovrà aspettare per tesserare il classe ’98, a causa della necessità di far partire un calciatore extracomunitario prima di tesserarne un altro.