DI NUOVO LEADER
Dalle parole ai fatti, ancora una volta leader. Franck Ribery non si è fatto più di tanto attendere e dopo aver trascorso mesi difficili, con tanti pensieri per la testa e qualche acciacco fisico di troppo, ha risposto presente sul campo. È bastato rendersi conto della situazione difficile in cui versava la Fiorentina per tornare a fare quello scatto da campione che Firenze aspettava da tempo, in particolare da quei due assist alla seconda giornata che erano stati come un lampo nel buio. Prima, a smuovere il suo orgoglio, ci hanno pensato via social i suoi amici di una vita, Frey e Toni, che lo hanno spronato a prendersi tutto il peso della Viola sulle spalle, mentre martedì sera sono stati gli ultras (con parole un po’ meno soft) a chiamare a raccolta la squadra e ad affidarla simbolicamente nelle mani del numero 7.
I dati raccolti contro il Sassuolo ieri sera, del resto, testimoniano lo scatto in avanti fatto dall’ex Bayern: nonostante le 37 primavere sulle spalle, il francese è stato il secondo giocatore (dopo Amrabat, quasi sempre al top in questa statistica) a percorrere più chilometri sul campo nei 95’ contro i neroverdi, ovvero ben 11,08, ma quello che fa ancora più ben sperare è la foga agonistica con la quale Ribery ha giocato la sua partita, visto che ha totalizzato la percentuale più alta di contrasti vinti da inizio stagione: il 62%, mai era arrivato a tanto. Un segnale forte e chiaro che fa capire come, dopo le incertezze estive (almeno un paio di volte FR7 ha pensato di andar via), il campionissimo viola sia tornato al suo posto, ovvero alla guida di un gruppo che è ancora alla ricerca di se stesso ma che ha dato segnali più che incoraggianti nell’1-1 con il Sassuolo.