DESTINI INCROCIATI
Mancano pochissime ore al match di campionato che domani alle 15:00 vedrà impegnata la Fiorentina nella delicata trasferta di Verona contro l'Hellas. Una partita da non sbagliare per gli uomini di mister Montella, undicesimi in classifica con un punto in meno (13) rispetto alla squadra di Mandorlini e con tanti punti persi da recuperare. Nella consueta conferenza stampa di vigilia l'aeroplanino è apparso molto ottimista, sbilanciandosi inaspettatamente sulla formazione che scenderà in campo: “Mario Gomez? Sta bene, domani giocherà partendo dall'inizio” (LEGGI QUI).
La partita del “Bentegodi” non sarà quindi solamente Hellas Verona contro Fiorentina e Mandorlini versus Montella, perché la sfida nella sfida vedrà scontrarsi due calciatori che il gol e Firenze ce l'hanno scritti nel proprio destino: il bomber del presente viola Mario Gomez e il bomber del passato viola Luca Toni. 29 anni e 189 centimetri d'altezza per il primo, 37 anni e 193 centimetri per il secondo: due attaccanti di razza che hanno visto incrociarsi le loro carriere, giocando insieme in Bundesliga nel girone di andata della stagione 2009-2010, prima che Toni, ormai relegato ai margini della squadra, fosse ceduto in prestito alla Roma. Due storie calcistiche che si sono incrociate, ma anche invertite. Per il tedesco si contano ben 113 reti in 174 presenze in quattro stagioni (dal 2009 al 2013) con i bavaresi, ma solamente 4 centri in 19 apparizioni nelle ultime due stagioni con la Fiorentina. Il centravanti di Pavullo, nelle sue prime due stagioni in viola (2005-2006 e 2006-2007), di centri ne realizzò invece ben 49 in 71 apparizioni per poi continuare a segnare in Bundesliga, una volta passato al Bayern nell'estate 2007, con 58 gol in 89 incontri. Due ragioni diverse per lasciare la loro squadra d'appartenenza: la voglia di consacrarsi a livello europeo nel fior fiore della propria carriera e di alzare un trofeo spinse infatti Toni a scegliere Monaco come nuova destinazione, mentre il desiderio di tornare a sentirsi protagonista dopo la perdita del posto da titolare convinse invece Gomez ad accettare la proposta di Pradè e Macia.
Certo, se il tedesco non è finora riuscito a mettere in mostra la sua enorme vena realizzativa anche a Firenze la colpa è sicuramente legata ai gravi infortuni che lo hanno fermato ai box per quasi un anno interno. Ma il panzer adesso è tornato, è pronto per giocare di nuovo dall'inizio in Serie A, e se il presente ha sorriso fino a questo momento solamente a Luca Toni, assoluto protagonista del sorprendente Hellas Verona di questi due anni con 25 gol in 48 presenze, sembra finalmente arrivata l'ora in cui anche il tedesco potrà ripagare a suon di gol e prestazioni convincenti la fiducia concessagli incondizionatamente da un città che l'ha subito amato.