DELUSIONE SERBA

DELUSIONE SERBAFirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini
sabato 3 dicembre 2022, 15:00Notizie di FV
di Ludovico Mauro

Una delusione. Così è stato definito dai più il Mondiale della Serbia, che per tanti addetti ai lavori era la nazionale più accreditata per essere la sorpresa del torneo. E invece il viaggio qatariota per la squadra di Stojkovic si interrompe solo ai gironi, addirittura da ultima in classifica. Nella triste spedizione serba c’è stata anche un po’ di Fiorentina, rappresentata da due elementi, quali Nikola Milenkovic e Luka Jovic. Il Mondiale però non è stato uguale per entrambi.  

Il primo è sempre stato un perno nei quasi due anni della gestione Stojkovic, e il Mondiale ha ribadito l’estrema fiducia che il ct ripone il lui. Milenkovic ha giocato infatti tutte e tre le gare da titolare senza mai essere sostituito, sfornando anche un’ottima prestazione difensiva nella gara d’esordio contro il Brasile, non proprio un avversario qualunque. È calato però il rendimento nella sfida col Camerun, decisiva per la qualificazione, dove la Serbia si era trovata avanti per 3-1 e dove non solo Milenkovic, ma tutto il reparto arretrato, ha concesso troppi spazi ai camerunensi, basta rivedere le immagini dei gol degli africani. 

Il secondo, invece, non pervenuto. Zero minuti nelle prime due sfide, entra al 55’ nella partita da dentro o fuori con la Svizzera, senza mai rendersi pericoloso in area di rigore e neanche protagonista a livello di gioco, sottolineando comunque le difficoltà generali che ha avuto tutta la Serbia nel secondo tempo contro gli elvetici. Un peccato considerando il periodo di gol che stava attraversando in viola prima di andare in Qatar.  

Adesso, dopo la cocente delusione, Milenkovic e Jovic dovranno smaltire le scorie della Coppa del Mondo. Avranno un piccolo periodo libero per farlo, prima di tornare ad allenarsi e a concentrarsi nuovamente sulla loro realtà di club, dove a differenza del Mondiale, sono chiamati a fare la differenza per il bene della Fiorentina. Uno come baluardo arretrato, l’altro a suon di gol.