DALLA FIFTH AVENUE ALLA MERCAFIR
New York e Firenze tornano ad essere vicine, unite da un Commisso che ancora una volta colora di viola la Grande Mela. La parata del Columbus Day diventa una nuova occasione per esportare la Fiorentina in America, là dove il nuovo proprietario si è costruito un impero prima di dedicarsi alla grande passione del calcio. Non poteva mancare il presidente viola alla parata in questione, una sorta di secondo tempo del film proiettato sulle acque dell'Hudson nel giorno della presentazione delle nuove maglie con lo sfondo di Manhattan.
Stavolta però, oltre il puro marketing e la festività che chiama in causa tutti gli italo americani, c'è qualcosa in più, una novità che da Firenze arriva in breve fino a New York, ed è per forza di cose il cambio di direzione del Comune pronto a mettere in vendita l'area della Mercafir. La sorpresa della giornata fiorentina diventa ben presto argomento di riflessione per tutto l'entourage viola, e a giudicare dalle primissime risposte la sensazione è che la mossa del Sindaco Nardella sia piaciuta a Commisso voglioso di stringere i tempi sul nuovo stadio.
A margine di un percorso che Commisso approfondirà nelle prossime settimane facendo ritorno in città (è atteso per il 25 ottobre a ridosso della sfida con la Lazio al Franchi) c'è spazio anche per un gustoso siparietto con John Elkann. "Complimenti per quanto state facendo - ha detto Commisso a Elkann - vorrei emularvi, anzi fare più di quanto abbiate fatto finora, ma lasciate spazio anche agli altri. Non è bello quando a vincere sono sempre gli stessi". Quasi una sfida che Firenze non vede l'ora di vivere, tanto più adesso che tra la Fifth Avenue e la Mercafir le distanze appaiono incredibilmente ridotte.