DA LIROLA E DUNCAN, A BERARDI E LOCATELLI. QUELLO CHE NON È MAI STATO
Sassuolo-Fiorentina si preannuncia una sfida tra una squadra con un progetto tecnico ben definito e una con un puzzle da completare, o forse da ricomporre da capo. E pensare che fino a due anni fa, l’asse era completamente ribaltato. De Zerbi era in crescita, sì, ma la Fiorentina restava comunque una squadra ambita da determinati giocatori, un punto di arrivo. Lirola e Duncan ne sono stati la prova. Il primo era annoverato tra i terzini più forti e promettenti della Serie A, mentre il ghanese si stava godendo la piena maturità calcistica, arrivata dopo una lunga trafila di prestiti. Entrambi hanno deluso e non poco, Duncan ha cambiato aria dopo un anno dal suo arrivo, mentre lo spagnolo ha fornito prestazioni poco entusiasmanti da cui trapelava un umore non buono. Tanto è che appena ha avuto la possibilità di andare altrove, il giocatore l’ha colta, scegliendo il Marsiglia.
Ma il Sassuolo, oltre ad essere una bella gatta da pelare per la Fiorentina in ottica salvezza, è anche la società delle trattative mai concluse: si pensi a Berardi, corteggiato dal 2014. Una voce all’anno sul tuo trasferimento in viola e poi, alla fine, non se n’è fatto di nulla. Discorso simile, ma più recente, per Locatelli. L’ex Milan - che proprio oggi al Corriere dello Sport ha dichiarato di essere pronto per una big - era visto come un possibile perno del centrocampo gigliato, date le sue ottime qualità tecniche, anche da incontrista (tratto raro nel calcio di oggi). La Fiorentina pareva in vantaggio su di lui quando i rossoneri decisero di cederlo, eppure, anche in quella occasione, non si creò alcun legame tra la società di viale Fanti e quella neroverde. Una gara di rimpianti, che tuttavia, non dovrà essere tale sabato sera, quando la Fiorentina si dovrà conquistare un risultato utile per mettere il prima possibile la parola fine a questa stagione di fatica e malumore.