DA BENEVENTO ALLO SPEZIA: IL SECONDO TRIS DI VLAHOVIC CAMBIA TUTTE LE PROSPETTIVE

31.10.2021 20:20 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
DA BENEVENTO ALLO SPEZIA: IL SECONDO TRIS DI VLAHOVIC CAMBIA TUTTE LE PROSPETTIVE
© foto di Image Sport

Sette mesi fa la prima tripletta in maglia viola di Dusan Vlahovic, quella di Benevento, era servita per scacciare quasi definitivamente tutti i fantasmi della zona retrocessione per una Fiorentina che domenica dopo domenica scendeva in campo con il terrore negli occhi e un gioco quanto meno approssimativo. Di acqua sotto i ponti, da quel 13 marzo, ne è passata moltissima e così come sono cambiate le prospettive sul futuro del serbo (il divorzio a gennaio o a fine stagione è ormai una certezza, visto che il contratto non verrà rinnovato) sono cambiate al contempo quelle della classifica dei viola, che dopo il 3-0 di oggi sullo Spezia (il sesto successo nelle prime undici giornate di campionato) possono certificare la loro definitiva iscrizione alla corsa verso l’Europa già in questo campionato, anche se è chiaro che per corroborare i sogni di gloria una mano importante dovrà arrivare da mercato di gennaio.

Ma il tris realizzato dalla punta classe 2000 evidenzia anche un altro aspetto. E cioè che quanti un mese fa, quando è esploso il caso legato al mancato prolungamento dell’ex Partizan, gridavano (più di pancia, che di testa) alla tribuna o all’esclusione dalla rosa della prima squadra del giovane Dusan non avevano evidentemente fatto i conti né con la fame, né con il carisma né con la personalità di un attaccante che nel 2021 ha già segnato 25 reti e che in Europa, in questa speciale classifica, è dietro soltanto a due mostri sacri come Lewandowski e Haaland. Benzema e Messi, tanto per fare un esempio, sono dietro. Non solo: con i tre sigilli realizzati oggi, Vlahovic ha superato altri due grandi bomber della storia della Fiorentina in quanto a gol realizzati nell’arco di un anno solare: dietro al cecchino di Belgrado infatti ci sono altre due icone della storia viola come Luca Toni (24 gol nel 2006) e un certo Gabriel Batistuta (23 nel 1998).

Non è un caso che quei timidi fischi che avevano accompagnato Vlahovic una settimana fa, prima e durante la gara con il Cagliari, oggi si siano tramutati quasi in modo naturare in applausi, dinnanzi alla gigantesca prova dell’attaccante. Che adesso, con otto reti nelle prime undici giornate (il serbo ha segnato il 50% dei gol della Fiorentina), arriva in grande fiducia alla sfida di sabato contro la Juventus, squadra che nelle ultime tre partite ha sempre subito almeno un gol.