CONTAVA PASSARE IL TURNO
Serviva vincere e passare il turno alla Fiorentina, e soprattutto si meritava la prima soddisfazione interna con i propri tifosi Rocco Commisso. Contro un onesto Cittadella i viola cominciano fin troppo al rallentatore, tanto da rischiare qualcosa al cospetto di un Terracciano che sfrutta comunque la sua chance. Nei novanta minuti il portiere sa mettersi in mostra confermando qualche leggerezza di troppo in difesa, tanto più dopo un ingresso non troppo convincente di Lirola successivo all'espulsione di Venuti.
E' il momento del cambio a scoprire qualche nervo scoperto in casa viola, tra Sottil che non gradisce il cambio e Montella che non ha niente da dirgli lasciando a Russo il compito d'intervenire, ma più in generale è l'inferiorità numerica a riportare qualche fantasma in campo. Già, perchè nonostante il gol del vantaggio di Benassi la Fiorentina non fa troppo possesso palla e lascia troppo spazio al Cittadella che per poco non raddrizza il match. Tutto più semplice, invece, nella ripresa grazie alla rapidità di Ghezzal bravo a servire a Benassi il pallone della doppietta e della vittoria.
In ottica Torino non è esattamente quella serata ideale per lasciarsi alle spalle le amarezze dell'ultimo mese, ma è un viatico che oggi serviva. A Montella che ritrova la vittoria, alla squadra che nonostante le assenze passa il turno, e anche a Commisso che ha finalmente visto i suoi giocatori vincere tra le mura amiche. Negli ottavi di finale ad attendere la Fiorentina ci sarà l'Atalanta, il sorteggio deciderà se si giocherà a Bergamo o a Firenze, ma intanto il primo ostacolo di questo dicembre è superato. Di questi tempi non era poi così scontato.