COMBATTERE LA NOIA
Pioli sbandiera ottimismo dopo il pareggio di Ferrara, ma rischia di ritrovarsi isolato. Perchè le sensazioni del giorno dopo non cambiano i giudizi sul pari contro la Spal, e soprattutto non cambiano una classifica che racconta davvero poco. Nove punti dal club dell'alta classifica (ma la Samp ha da recuperare la gara contro la Roma), una difesa che va in sofferenza più o meno contro tutti, un attacco che perso Thereau stenta.
La consolazione di aver recuperato il gol di svantaggio, per la prima volta in stagione, lascia spazio ad altri punti lasciati per strada, destinati ad accumularsi con quelli seminati, tanto per fare qualche esempio, tra Chievo Verona e Crotone. Avversarie che soltanto qualche mese fa avrebbero rappresentato semplici sparring partner oggi mettono all'angolo i viola con maggiore personalità, ed è forse questo l'aspetto più preoccupante.
La Fiorentina appare remissiva, ancor prima che distratta quando incassa gol che siano su calcio piazzato o su traversoni (la metà dei 18 gol complessivamente subiti) e dopo 13 partite sembra ancora mancare una chiara impronta del tecnico. Che si dirà anche soddisfatto per il lavoro svolto fin qui, ma che non può essere completamente convinto dal gioco dei suoi.
Perchè ancora una volta, domenica a Ferrara, la Fiorentina è apparsa più arresa che combattiva, e se la qualità è quella che è un atteggiamento dimesso diventa un ulteriore motivo di noia in una stagione già di per sè pesante.