CHIESA TROPPO TARDI, MURIEL A TRATTI. IN MEZZO È UN DISASTRO
LAFONT - Si rifà subito di una respinta incerta su un tiro-cross, salvando immediatamente dopo su Suso. Decisivo anche poco più tardi, quando ferma un bel diagonale di Calhanoglu. Si deve arrendere invece proprio al turco poco più tardi: sembra poterci fare davvero poco. Mostra ancora qualche incertezza, ma stavolta le colpe della sconfitta non sono certo sue, 6,5
LAURINI - Mentre tutti si aspettano Ceccherini, Montella ripropone il francese e lo fa collocandolo nel suo ruolo naturale di quarto in difesa. Non fa quasi mai soffrire i compagni di reparto, eccetto nell'azione in cui si fa male e prende il giallo. Sfortunato e delicato, 6
dal 24' st GERSON - Entra come primo sostituto, e si distingue quasi subito quando recupera palla dai piedi di Kessié e manda in porta Chiesa con un bel filtrante. Rimane l'unica cosa positiva del suo subentro, ma meglio di niente (o del recente passato), 6
MILENKOVIC - Tra i due centrali è quello che sin da subito sembra trasmettere maggiori sicurezze, soprattutto nelle letture su Piatek. Anticipa spesso il polacco, tanto che quest'ultimo non riuscirà mai a tirare verso la porta. Attento, concede poco e nulla, 6,5
VITOR HUGO - Avvio nel quale sembra avere i riflessi un po' assopiti, ma alla lunga - alla differenza di tanti altri con la maglia viola - finisce in crescita il primo tempo, risultando più presente anche fisicamente. Nell'arco dei novanta minuti si può dire che ha fatto il suo, 6
BIRAGHI - Se Suso accelera, dalle sue parti sono dolori. E non a caso è infatti il primo ammonito della partita, quando sul cronometro è passata poco più di mezz'ora. Ancor meno casuale il fatto che il vantaggio nasca proprio dai piedi dello spagnolo. Non pervenuto neanche in fase offensiva, 5
BENASSI - Invisibile nel primo tempo, al pari di tanti altri suoi compagni. Soprattutto troppo impreciso per riuscire a contrastare la mediana rossonera. Anzi, nel secondo tempo perde un pallone sanguinoso che per poco non consegna il raddoppio sui piedi di Cutrone, 4,5
EDIMILSON - Prima frazione horror, nella quale il regista di Montella sbaglia una quantità industriale di palloni. E non solo: arriva anche in ritardo di testa sul cross di Suso che manda il Milan in vantaggio. Non aggiunge granché nel secondo tempo, prima di uscire. Fuori dalla partita, 4,5
dal 35' st VLAHOVIC - Appena entrato prova subito a lasciare il suo segno, ma il suo destro si perde fuori di poco. Rischia di essere premiata la sua foga nell'aggredire Romagnoli dopo la respinta di Donnarumma sul tentativo di Chiesa, alla fine esce anche quel pallone. Ma lui è entrato come si deve, 6
DABO - Piuttosto legnoso quando in possesso del pallone, si rende autore di diversi errori tecnici. Qualche tocco sbagliato di troppo fa mormorare anche i suoi tifosi sugli spalti, oltre che sconcertare l'allenatore. Generoso nel fare anche il terzino, ma è nettamente insufficiente, 4,5
dal 40' st NORGAARD s.v.
MIRALLAS - Nei primi venti minuti è il più vivace dei suoi, e crea occasioni con i suoi movimenti, compresa la punizione sprecata da Muriel al minuto 18. I suoi scatti preoccupano anche nella ripresa, come quando Chiesa lo manda in porta: il mancino dopo la finta, però, è un gol sbagliato che grida vendetta, 5
MURIEL - Il colombiano firma il primo acuto viola del match, impegnando Donnarumma in diagonale. Prova a svegliare il semi-vuoto Franchi poco dopo su punizione, ma finisce col calciare in cielo. Si assenta dall'incontro per una mezz'oretta, ma quando vi rientra sa sempre come essere pericoloso. Va però troppo a sprazzi, 5
CHIESA - Prima frazione da uno qualunque, fermato sempre e comunque dai rossoneri. Prova giusto un paio di cross, ma non può bastare per uno come lui. Nel secondo tempo mostra buoni segnali sin da subito, creando quasi dal nulla il primo pericolo con un destro alto di poco. Quanto mostra nella ripresa è decisamente più interessante ma non basta, 5,5
MONTELLA - Abbandona per l'occasione il 3-5-2 fluido e preferisce schierarsi a specchio con uno schieramento più definito verso un 4-3-3. Prima della partita stempera subito i toni, mostrandosi cordiale nei confronti di Gattuso, in segno di amicizia. Sembra esserci lo stesso spirito nel primo tempo della sua Fiorentina, che di fatto regala una frazione di gioco al Milan. Non opera alcun cambio nell'intervallo, ma sembra riuscire a trasmettere quantomeno, in mancanza di idee, un minimo di spirito garibaldino ai suoi. La prima sostituzione è quasi forzata: voleva togliere Dabo per inserire Gerson, è costretto a rinunciare invece a Laurini. Il secondo cambio è un chiaro messaggio a Simeone, a suo giudizio bocciato e al quale viene preferito Vlahovic. L'ultimo cambio è di fatto un'altra mossa forzata, tanto che deve rispolverare Norgaard. Nell'economia complessiva pesa tantissimo il primo tempo regalato. Ripresa decorosa, ma non è certamente questo che i tifosi, e lui, chiedevano, 5