CANTIERE A CIELO APERTO
Ultimo giorno dell'anno, ultimo allenamento del 2011 per la Fiorentina che poi, come tutti, penserà soprattutto a festeggiare il capodanno. In casa viola persiste il silenzio su quelle che potranno essere le prime mosse dopo l'ufficialità della cessione di Gilardino, unico aspetto mancante nella trattativa di passaggio al Genoa. Da quel momento sarà il caso di capire, bene e il prima possibile, come vorrà giocare Rossi. Per cercare di rinforzarsi dopo la partenza del Gila.
Ecco perchè, alla fine, il declamato immobilismo sul mercato (in entrata) potrebbe essere posizione di semplice facciata. Evitando, cioè, d'incorrere in pesanti e prolungati giochi al rialzo sul prezzo dei giocatori, e soprattutto degli attaccanti. Restanto dunque tutti in ballo i nomi dei papabili sostituti che si sono susseguiti in questi giorni. Il versatile Pinilla, la scommessa Amauri (quantomeno in termini di condizione fisica vista la lunga assenza dai 90 minuti), il sogno Podolski, o persino qualche altra novità da oltreoceano (dove per inciso resterà Silva) come ad esempio il colombiano Gutierrez.
Di certo Corvino dovrà provare ad affrettare i tempi, sin dall'apertura delle trattative, per consegnare a Rossi un rinforzo per il reparto offensivo che, al momento, è praticamente inesistente. Gilardino andato al Genoa, Santiago Silva rispedito al mittente (leggi Velez) e Babacar comunque sul piede di partenza (magari in prestito) rappresentano il cantiere a cielo aperto che è in questo momento la Fiorentina. Con il solo Jovetic cui votarsi (almeno per Novara) in attesa di capire cosa vogliono fare da grande giocatori come Cerci e Vargas, cessioni permettendo. Uno stato di cose sul quale intervenire con la massima priorità e celerità. Ricominciare da dove ha finito, per la Fiorentina, sarebbe un pessimo inizio d'anno.