CALLEJON, SENZA CONDIZIONE E NUMERI. MA SE NON GIOCA...
"Ho chiesto alla società di prendermi Callejon perché può ricoprire tante posizioni e ci dà variabili tattiche": Iachini qualche mese fa puntava tutto sullo spagnolo per il post Chiesa ma finora anche l'ex Napoli che per esperienza e personalità doveva dare qualcosa in più, anche rispetto al figlio d'arte, è il lontano parente di quello ammirato nel Napoli, indipendentemente dall'allenatore. I numeri di Callejon, a dire il vero, sono andati scemando nelle ultime due stagioni nella squadra partenopea (4 gol e 10 assist nelle tre competizioni nel 2019/20, 4/15 nel 2018/19, 10/11 nel 2017/18, 14/12 nel 2016/17, 7/4 nel 2015/16, 11/5 nel 2014/15, 15/7 nella prima stagione al Napoli), ma una nuova avventura in un campionato da lui conosciuto, come la serie A, si sperava (almeno così avrà pensato anche la dirigenza, nonostante l'età avanzata) potesse dargli nuovi stimoli.
Invece il giocatore è arrivato fuori condizione e lo stop per il Covid ha complicato ancora di più la situazione. Dopo il gol in Coppa Italia contro il Padova infatti Callejon è andato incontro ad uno stop che ha interrotto l'entusiasmo appena trovato (anche se a Roma essere schierato punta con Ribery non gli aveva certo giovato). Prandelli ieri ha voluto lanciarlo titolare nonostante la condizione precaria, sperando forse in un apporto di personalità e in un minutaggio sempre maggiore. La speranza è che lo spagnolo, giocando, torni al più presto quello del Napoli, fosse solo per il numero di assist che forniva ad ogni stagione, altrimenti è come non aver mai rimpiazzato Chiesa.