BONAVENTURA IRRINUNCIABILE: DAL GOL AL MARADONA ALL'INVESTITURA DEL CT
Non c'era modo migliore che festeggiare la chiamata in Nazionale con una rete decisiva in una gara che valeva molto a livello di classifica. Ci ha pensato e lo ha fatto Giacomo Bonaventura che ieri sera al Maradona di Napoli ha trovato il suo quarto gol in questo campionato in otto partite giocate, fornendo l'ennesima ottima prestazione da trascinatore e leader silenzioso, ormai imprescindibile per tutta la squadra. Nel post partita Italiano ha svelato che avrebbe voluto concedergli un turno di riposo, e invece ha confessato che "a Jack non è riuscito a rinunciare". In effetti è difficile tener fuori un giocatore come il numero 5 viola che sta vivendo uno dei momenti più rosei della sua carriera.
A sancire questo momento è arrivata qualche giorno fa la chiamata di mister Spalletti, che dopo tre anni, a 34 candeline ormai spente l'ultimo 22 agosto, riporterà Bonaventura a vestire la maglia della Nazionale. Una convocazione meritata che nella giornata odierna in conferenza stampa, il ct azzurro ha commentato con queste parole: "Ho fatto fatica a non chiamarlo l'ultima volta. E' il centrocampista più offensivo che sa stare trequartista, sa buttarsi esterno. Ha una gestione della palla totale. Ha tiro da fuori area, gol inserimento, ciò che ha fatto vedere ieri. L'unico dubbio era l'età, ma se quelli della sua età fanno queste cose, bisogna portarli. Se è il nostro Bellingham? Sì (ride, ndr)".
Con queste parole, e con la battuta conclusiva pronunciata col sorriso, Luciano Spalletti ha riservato parole al miele per Giacomo Bonaventura, e dopo la prestazione di ieri sarà ancora più convinto di averlo messo nella lista dei convocati. Considerata l'assenza di Pellegrini per infortunio il ct della Nazionale è stato a vedere da vicino Bonaventura in occasione di Fiorentina-Cagliari e non si è fatto scappare l'occasione di portare in Nazionale un calciatore che in questo momento garantisce esperienza, gol, assist e tanta qualità.