BATTAGLIE E DA13: BADELJ E LA PRIMA AL FRANCHI DA EX

06.03.2019 10:15 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
BATTAGLIE E DA13: BADELJ E LA PRIMA AL FRANCHI DA EX
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Le emozioni probabilmente non lo assaliranno più di tanto, visto che domenica sera sarà chiamato a partire dalla panchina e il campo, semmai, riuscirà a vederlo solo a gara in corso. Eppure, per Milan Badelj, quella dello stadio Artemio Franchi rischia di essere una partita dal concentrato emotivo di altissimo livello. Per le tante battaglie vissute in quello stadio (tre semifinali di Coppa nell’arco del triennio Montella e un intero girone d’andata al primo posto con Sousa) e per le centinaia di ricordi che affiorano tutte le volte che si nomina Davide Astori. 

Già, proprio il numero 13. Colui dal quale Badelj ha raccolto l’eredità della fascia di capitano tra marzo e maggio e che ha scelto con tutto se stesso di voler onorare due giorni fa, nell’anniversario della ricorrenza della sua morte. Viaggiando con la propria compagna fino a San Pellegrino pur di posare un fiore sulla sua tomba e di mostrare all'immagine sorridente del capitano sulla lapide di rame la foto del figlio piccolo avuto di recente con la sua compagna.

Non è un caso dunque che l’unico gol realizzato dal croato con la maglia della Lazio nell’arco di sole 14 presenze (due settimane fa a Genova) sia stato dedicato proprio alla memoria di DA13, con le mani rivolte verso il cielo a formare il numero di maglia che da sempre ha accompagnato il gigante buono arrivato dalla Val Brembana. Basterebbe questo per immaginare che Badelj al Franchi domenica sera riceverà solo applausi, quando uscirà dal tunnel sotto la Fiesole per andarsi a sedere in panchina. E questo nonostante una telenovela relativa al suo rinnovo di contratto che è andata a finire nel peggiore dei modi al termine della passata stagione (la Fiorentina aveva offerto un triennale a 1,3 milioni a stagione mentre poco dopo la Lazio lo convinse a fronte di un quadriennale a 1,5), alla quale - contrariamente a casi passati - seguì poi una toccante lettera dove il croato salutò Firenze. Ecco perché la “prima” di Milan da avversario sarà a dir poco speciale.