ACF-MIL, I numeri: Prandelli contro il tabù rossonero
Alla vigilia della sfida del Franchi tra Fiorentina e Milan, diamo come di consueto qualche numero del match, partendo dai precedenti: l’incrocio tra viola e rossoneri è un habituèe del massimo campionato; quello di domani sarà il 161esimo scontro tra le due squadre, con i precedenti che vedono il Milan in vantaggio (73 vittorie del Diavolo, 44 pareggi e 44 vittorie della Fiorentina). Nelle ultime 4 sfide al Franchi per 3 volte l’incontro è finito in parità: così è stato nella più recente gara disputata a Firenze, quando il 22 febbraio 2020 un Franchi gremito per l’ultima volta assisteva all’1-1 tra la squadra di Iachini e quella di Pioli (Rebic porta in vantaggio i rossoneri, pari nel finale di Pulgar su rigore guadagnato da Cutrone). L’ultimo successo dei viola in casa risale al 2015, un 2-0 sul Milan marcato Marcos Alonso e Ilicic.
I NUMERI DEI VIOLA: Dopo il convincente successo per 4-1 sul campo del Benevento, la Fiorentina è alla ricerca della continuità per allungare il margine di sicurezza sul terzultimo posto (attualmente occupato dal Cagliari) distante adesso 7 punti. Proprio la continuità di risultati è stata uno dei problemi di questa annata, visto che i viola non hanno per ora mai infilato due vittorie di fila in questo campionato. Per farlo Prandelli si affiderà ad una vena offensiva ritrovata: i 7 gol nelle ultime 2 partite e i 4 di Benevento (mai quest’anno la Fiorentina era riuscita a segnare più di 3 reti) hanno decisamente invertito il trend di un attacco che fino a poche settimane fa era uno dei peggiori del campionato. Il merito è da ricercare soprattutto nell’ottimo momento di forma di Dusan Vlahovic, a segno 3 volte nel giro di un tempo nell’ultima sfida dei suoi; il numero nove è a quota 12 gol in campionato e con una rete diventerebbe il miglior marcatore serbo in un singolo campionato di Serie A superando l’annata 2017/18 del suo connazionale Milinkovic-Savic. Per capire l’importanza di Vlahovic per la squadra di Prandelli basti vedere l’incidenza dei suoi gol nel fatturato offensivo dei viola: con 12 reti messi a segno sui 33 di squadra, il classe 2000 contribuisce direttamente al 36% dei gol della Fiorentina (solo Ronaldo e Joao Pedro col 43% e Simy col 40% sono più decisivi). I viola cercheranno di allungare a 3 la striscia di risultati positivi contro una squadra, il Milan, che è una vera e propria bestia nera per il suo allenatore: Cesare Prandelli in 20 precedenti coi rossoneri ha ottenuto 3 vittorie, 6 pareggi ed 11 sconfitte, predendo tutte le ultime sette sfide da allenatore contro il Milan.
L'AVVERSARIO: Il Milan che arriva al Franchi è lontano parente della squadra lanciata al primo posto che Prandelli trovò all’andata dopo poche settimane dal suo ritorno in viola. I rossoneri stanno vivendo un momento di appannamento fisico, dovuto soprattutto ai numerosi infortuni: da inizio stagione ad ora si contano 18 infortuni muscolari per il Milan e, tra problematiche fisiche e indisponibilità legate al Covid, giocatori chiave come Theo Hernandez, Ibrahimovic, Chalanoglu e Kjaer hanno ad oggi saltato un totale di 29 gare di campionato. Per la trasferta di Firenze Pioli recupera Zlatan Ibrahimovic, miglior marcatore dei suoi con 14 gol in campionato in 14 presenze (per lui solo il 45% di minuti giocato in questa Serie A), ma non potrà contare su Calabria, Romagnoli, Leao e Mandzukic infortunati, ai quali si aggiunge l’assenza per squalifica dell’ex Ante Rebic. Le numerose defezioni ed i fitti impegni di Europa League hanno reso complicato l’inizio del 2021 per i rossoneri: nelle prime otto giornate del girone di ritorno il Milan ha una media di 1.6 punti (all’andata nei primi otto turni aveva tenuto una media di 2.5) e negli ultimi 6 incontri di A i rossoneri hanno fatto solo 7 punti, gli stessi della Fiorentina; questo ha portato la squadra di Pioli ad abidcare, lasciando il primo posto ai cugini dell’Inter, adesso distanti 9 lunghezze. Il Milan, complice soprattutto la prolungata indisponibilità di Ibrahimovic e le prestazioni altalenanti di Leao e Rebic, nelle ultime giornate ha evidenziato sopratutto problemi offensivi: dopo aver trovato il gol per 38 gare di campionato consecutive, la squadra di Pioli non è andata a segno in quattro delle ultime nove partite di Serie A. Il Milan, insieme proprio alla Fiorentina, è la squadra che, in percentuale, ha subito più gol su sviluppo di calcio d’angolo in questo campionato (6 su 31 per il diavolo, 8 su 42 per i gigliati). L’inversione di tendenza dei rossoneri coincide anche con l’involuzione di un giocatore che era stato la chiave di un 2020 da incornicaire per la società meneghina: Hakan Chalanoglu infatti, dopo il rientro in campo dal Covid, sta faticando a ritrovare la condizione migliore; il turco, miglior assist-man del campionato con 9 suggerimenti vincenti, non partecipa ad un gol dei suoi dallo scorso 7 febbraio (2 assist nella vittoria casalinga sul Crotone). La trasferta di toscana porta bene però al 10 del Milan: il Franchi infatti è lo stadio italiano (escluso San Siro) dove Chalanoglu ha segnato di più (3 reti, la più recente nella vittoria di misura dei suoi nella stagione 2018/19, ultimo successo del Milan a Firenze), i tifosi viola sono autorizzati a fare gli scongiuri del caso…