"ACCADDE OGGI" Col Toro, la più bella di tutte

22.01.2013 11:00 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
"ACCADDE OGGI" Col Toro, la più bella di tutte

"E' la più bella di tutte, si stacca piano dal cuore..."  Correva il 1986 e così cantavano gli Stadio, gruppo bolognese singolarmente di matrice viola. Merito di Gaetano Curreri, cantante e front-man, da sempre tifoso della Fiorentina. E chissà se nello scrivere queste parole, il buon Gaetano avrà pensato alla partita più bella della sua Fiorentina. O almeno... la più bella alla quale aveva assistito. Già, perchè ognuno di noi ha una sua personale classifica: che si tratti di giocatori, gol, canzoni, ragazze (perchè no...) insomma qualsiasi cosa e/o argomento possibile da catalogare, da mettere in fila. Non fanno eccezione le partite di calcio, e ci chiediamo: quante volte abbiamo letto e scritto che Italia-Germania 4-3 di Mexico 70' è la più bella partita di calcio mai disputata?

Lo spunto ce lo offre un Fiorentina-Torino del 22 gennaio 1984, esattamente 29 anni fa. Perdonerete al sottoscritto l'uso privato di mezzo pubblico, ma quel 4-1 inflitto ai granata resta a mio giudizio la più bella partita della Fiorentina. Appunto... "la più bella di tutte". So di scatenare la reazione di molti lettori di Firenzeviola che (giustamente) avranno la loro partita preferita: ne butto là qualcuna... Fiorentina-Inter 4-3 del febbraio 1989 (Borgonovo al 90'), Fiorentina-Juventus 2-1 del gennaio 89' (ancora Borgonovo al 90'), Fiorentina-Juventus 3-3 del novembre 83', quando un angelo biondo di nome Giancarlo Antognoni realizzò uno dei gol più belli della storia viola. Hanno, avete, abbiamo tutti ragione. Per fortuna la storia viola ci offre una vastissima gamma nella quale scegliere, confrontarsi, sindacare. Quel 22 gennaio, però, la Fiorentina di "Picchio" De Sisti si esibì in una fantastica prova di forza mista a tecnica, fantasia, estro. E tutto questo contro il Torino di Bersellini, che arrivò a Firenze da secondo in classifica. Era la Fiorentina schierata con Galli in porta, Massaro n° 5, una difesa a tre guidata dal “caudillo” Passarella e un centrocampo “mondiale” con Oriali e Antognoni. Eraldo Pecci curava la regia e Pasquale Iachini, ala ambidestra formidabile nei cross, divorava l’erba sulle due fasce. In attacco Paolone Monelli (per lui 12 gol quell’anno) e Daniel Bertoni che quando non cercava l’ombra sotto la tribuna, da solo valeva il prezzo del biglietto. Finì 4-1 per i viola ma la prestazione dei “nostri” riempì talmente gli occhi dei tifosi che il punteggio finale è un dettaglio, buono per una classifica che in quel momento sorrideva alla Fiorentina. Purtroppo il gravissimo infortunio patito due settimane dopo da Antognoni chiuse la favola di quel campionato.

Ma torniamo alla partita: pioggia torrenziale, Torino quotatissimo che fino a quel momento aveva subito appena otto reti in campionato, schiantato da due doppiette di Monelli e Bertoni (lo abbiamo detto, quando non c’era il sole l’argentino era inarrivabile). Di quella giornata ricordo in particolare le discese ubriacanti di Garrincha-Iachini, ed il sano piacere di stare allo stadio e tifare viola. La pioggia battente, poi, rappresentava qualcosa di romanzesco, quasi volesse significare le lacrime di gioia ed una malcelata commozione degli Dei del calcio nel veder giocare la Fiorentina a livelli così alti. Sembra, addirittura, che qualcuno da lassù abbia detto... "Così si gioca solo in Paradiso". Ultima annotazione: ricordiamo l'allora stadio Comunale stracolmo di gente e di bandiere, di striscioni e sciarpe inneggianti alla squadra viola, la Fiesole e la Ferrovia che registravano il tutto esaurito. E poi i tifosi che arrivavano allo stadio con tre ore di anticipo per trovare un posto... Sembra una frase fatta, ma erano davvero altri tempi...