VIERI, Rinnovo? Non so, potrei anche smettere di giocare

16.11.2007 14:30 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: La Stampa

"Toni ha ragione quando dice che la Fiorentina non è ancora attrezzata per vincere lo scudetto. L’Inter è ancora la più forte in assoluto. Tra noi e loro ci sono almeno due categorie di differenza. Ma siamo in buona compagnia. Anche per le altre squadre non ci sarà partita" dichiara Christian Vieri alla stampa. Il bomber pratese non teme le responsabilità che potrebbero addosarglisi in seguito all'infortunio di Adrian Mutu: "Sono quindici anni che sento addosso la pressione, ma sono anche quindici anni che continuo a segnare. Quindi, no problem". Vieri ripercorre i giorni del suo arrivo a Firenze: "A differenza del mio amico Brocchi, che appena arrivato comunicò via internet con i tifosi, io non ho il computer e non navigo sulla rete. Comunque quando sono arrivato in ritiro ho sentito solo applausi. Prandelli ha fatto bene a mettermi a dieta, pesavo quasi 96 chili. Nel periodo in cui sono stato fermo a causa del ginocchio avevo sempre fame, bevevo 9 lattine di Coca-Cola al giorno e mangiavo 10 hamburger. Ora sono un figurino, mi hanno tolto tutto.

E poi, invece di prendere il treno, qualche volta vado a casa di corsa. Scherzo, eh!". L'attaccante gigliato ha anche altre parole di elogio per il suo allenatore: "Prandelli è una persona corretta, che ci sa fare con i giovani, parla con loro, spiega la tattica e i movimenti da fare in campo. Gli allenatori delle grandi squadre, invece, non hanno pazienza". Sul suo ruolo nella Fiorentina: "Non sono la "chioccia di Pazzini. Se mi trovassi nella situazione di dover stare sempre in panchina e con la prospettiva di entrare solo perché chi mi sta davanti si è infortunato, non resisterei. Farei di nuovo le valigie e cambierei squadra. Nella Fiorentina per ora parto alla pari con gli altri, quindi va tutto bene". Infine una battuta sull'eventuale rinnovo: "Ancora non c’è nulla di concreto. Fino a oggi ho preferito accettare contratti di un solo anno, perché da un momento all’altro potrei anche smettere". .