TRASFERTE, Solo per i "tifosi doc"

13.11.2007 07:18 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Tuttosport

Un giro di vite sulle trasferte di massa (un divieto assoluto sarebbe anticostituzionale) con maggior potere assegnato ai prefetti, ma per l’ipotizzata chiusura delle curve violente di Bergamo e Taranto c’è invece l’attesa delle decisioni dei giudici sportivi di C (in queste ore) per Taranto- Massese e di A e B che su Atalanta-Milan emetteranno un verdetto solo la prossima settimana. Ma anche un segnale per rinfrescare la memoria a ultrà e gestori dell’ordine pubblico: il responsabile della sicurezza nello stadio (questore o vicequestore) deve disporre la sospensione delle gare quando queste siano funestate dal minimo incidente. Atalanta-Milan, seguendo questo consiglio, non sarebbe mai iniziata visti i violenti scontri del mattino attorno all’Azzurri d’Italia.



TRASFERTE SELEZIONATE. L’Osservatorio cambia metodo e va verso una selezione preventiva delle trasferte e dei tragitti a rischio: si analizzerà non solo il rischio della partite, ma anche della singola trasferta. Dopo aver contato cariche, lacrimogeni, feriti, incidenti e circostanze della domenica nera del calcio italiano, e preceduta dall’incontro tra il capo della Polizia, Manganelli, e i vertici del calcio, Abete e Matarrese, si è svolta una lunga riunione dei controllori dell’ordine e dei disordini pubblici. Roma, Bergamo, Milano,Taranto, Parma esposte alle violenze, ma anche le relazioni della società Autostrade e degli autogrill che parlano dei pericoli cui vengono esposti i propri dipendenti. L’Osservatorio ha quindi ribadito che dal 1° marzo 2008 steward obbligatori negli stadi al di sopra dei 7500 spettatori di capienza, altrimenti gare a porte chiuse. Ma è sulle limitazioni alle trasferte che ci si è concentrati in attesa - giovedì - di assumere altre decisioni anche se lo stop di B e C e la sosta della A alleviano il compito per qualche giorno.

SI’ AI TIFOSI VIRTUOSI
. Si punta ad avere in tempi rapidi la “tessera del tifoso”, una specie di carta d’identità idonea ad acquisire il diritto di partecipare anche alle trasferte perché «tifosi rapprentanti la singola società» (una specie di marchio doc pure per i tifosi, dunque), restrizioni di volta in volta concordate e suggerite con le prefetture per le trasferte di massa (un solo biglietto vendibile a testa, e da comprare nella città ospitante per scoraggiare il fenomeno). Ma la stretta vera la subirà chi sarà inserito nella black list che all’Osservatorio hanno già stilato: gli avvertimenti ricevuti da interisti, juventini, granata, laziali, romanisti, cagliaritani, fiorentini e napoletani sono segnali di prossimi semafori rossi alle trasferte. E addio anche ai settori ospiti, mentre restrizioni particolari si stanno studiando per la vendita on line, vera falla del sistema. Sì alle trasferte dei tifosi virtuosi, che hanno dato prova di sportività. «Abbiamo stabilito una metodologia di lavoro nuova - dice il presidente dell’Osservatorio, Ferlizzi -. Non valuteremo più solo il rischio della partita, ma anche il rischio delle tifoserie definite violente. Di volta in volta poi metteremo in pratica queste indicazioni. Di volta in volta daremo indicazioni sulle singole partite e sulle trasferte in cui si potrà partire in massa o no. E’ prioritaria la salute pubblica, voglio ricordarlo - dice Ferlizzi - a prescindere da ogni altra cosa. Le condizioni di sicurezza pubblica sono prioritarie su qualsiasi altro elemento». Sono stati identificati, intanto, sette tifosi protagonisti degli scontri fra le tifoserie del Napoli e della Ternana avvenuti il 2 settembre scorso nell’area di servizio Roncobilaccio ovest della A1, nel bolognese.