Fiorentina, che bello partire da underdog. Kean un fattore contro qualsiasi avversario, è il più forte della Serie A. Pioli e il confronto con Fagioli: sarà la sua notte. Dzeko il migliore per far piangere Conte...come nel 2013

Parola d'ordine: intensità. È questa l'arma che la Fiorentina dovrà mettere in campo stasera contro il Napoli per provare a contrastare quello che per tutti è il miglior centrocampo del campionato. Le squadre di Conte, soprattutto in avvio di stagione, soffrono quando vengono pressate e proprio dal ritmo che i viola riusciranno a imporre una volta riconquistata la palla, passeranno le chance dei ragazzi di Pioli. Sfruttare una forma ancora non al massimo con la freschezza di ragazzi giovani ed entusiasti, può dare alla Fiorentina quell'arma in più che magari gli azzurri non si aspettano.
Poi c'è un fattore che può essere decisivo: Moise Kean. Il Napoli ha tanti centrocampisti di caratura mondiale ma non ha una punta come quella di Pioli. Kean è attualmente la punta più forte della Serie A e in una partita dove il pallino del gioco finirà spesso e volentieri tra i piedi degli avversari, le sue qualità in contropiede potranno essere sfruttate al massimo. Non importa chi gli giocherà a fianco, lo stato di forma della punta è talmente importante che terrà comunque sotto scacco l'intera difesa di Conte. Che tra l'altro è ancora tutta da registrare. Dovendo però scegliere un tandem, Dzeko è un animale da grandi palcoscenici e queste sono le sue partite. Considerando la stazza e la difficoltà nel mettersi in moto a partita in corso, e valutando anche le condizioni precarie di Gudmudnsson, il Cigno di Sarajevo è il perfetto compagno da schierare. Anche perché schierare Fazzini, in rampa di lancio soprattutto nei cuori dei tifosi, significherebbe consegnare ancor più campo nelle mani del Napoli. Schierarlo in un secondo momento porterebbe freschezza e imprevedibilità.
Fiorentina-Napoli però sarà anche la partita di Fagioli. In privato Pioli lo ha scosso perché lo aveva visto troppo molle nel secondo tempo di Torino e questo ha sortito un certo effetto nell'animo del ragazzo, rinvigorito anche dalla presenza in rosa dell'amico Nicolussi Caviglia. L'ex Venezia lo libera dai compiti di costruzione e questa è una manna per uno come Fagioli che non ha il ritmo del metronomo, ma i piedi del campione. La sua classe dovrà finalmente emergere e, anche l'anno passato, ha dimostrato che è molto attratto dalle partite di cartello mentre spesso difetta in quelle contro squadre di minor blasone. E allora quale occasione migliore se non la sfida ai campioni in carica?
Detto tutto questo, la sfida di domani darà il "la" a un mese molto importante per capire se le ambizioni dichiarate da club e allenatore saranno in linea con le prestazioni in campo. È quella più difficile ma anche la più intrigante, quella che può lanciare la Fiorentina nella dimensione di scheggia impazzita per la lotta di alta classifica. È giusto sentire un po' di pressione ma lo è altrettanto viverla come una sfida da underdog, una di quelle che l'anno scorso i viola non hanno praticamente mai sbagliato. Mantenere quel tipo di tradizione, sovvertendo un pronostico per molti certo e sfavorevole, darebbe quella iniezione di fiducia che manca per credere ciecamente al progetto appena nato. E poi lo vogliamo dire: Conte a Firenze ha già 'pianto' in una sfida dove era strafavorito, non sarebbe male rivivere quel tipo di emozioni. Allora forza Fiorentina, è il momento in cui i duri devono iniziare a giocare.
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