SOTTIL, Devo fare più gol: Saponara mi ha detto 10

16.09.2021 15:22 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lady Radio
SOTTIL, Devo fare più gol: Saponara mi ha detto 10
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Riccardo Sottil, attaccante della Fiorentina, ha rilasciato un'intervista per fare il punto sul momento suo e della squadra: "C'è tanto entusiasmo nello spogliatoio, nel gruppo. Abbiamo fatto una grande partita a Bergamo, vincendo come non succedeva da tanto. L'Atalanta è una grande ma stiamo facendo qualcosa di bello e dobbiamo continuare su questa strada".

Quale il segreto?
"Non ce ne sono. C'è il lavoro in campo e un gruppo unito, nei momenti belli e in quelli meno, che ci saranno. C'è unione, voglia di aiutare e dare l'anima uno per l'altro. Si possono fare belle cose e l'avevamo già dimostrato con Torino e Roma".

Di Italiano che ne pensa?
"A Moena ho detto che era un martello ed è il suo punto di forza: non si accontenta mai. Già dopo Bergamo aveva accantonato la vittoria per preparare la gara di Genova. È maniacale, cura ogni dettaglio e non vuole che si stacchi mai la testa. Stiamo assimilando le sue idee di gioco e sono sicuro che con le settimane e gli allenamenti si possano perfezionare e fare sempre meglio".

A volte si fa un po' prendere dalle giocate?
"Sicuramente l'aspetto dove mi sto soffermando tanto, durante e dopo gli allenamenti, è la fase della finalizzazione. Devo essere più incisivo sotto porta, più concreto. Significa gol, assist o giocate decisive".

È la sua prima grande stagione.
"Lo scorso anno a Cagliari è stato importante per me: Di Francesco mi ha aiutato a crescere tanto. Le idee di Italiano combaciano quasi alla perfezione con il mio ruolo e le mie caratteristiche. Sono sicuro di poter migliorare tanto, di poter trovare con più continuità le giocate che cerco ogni domenica".

Quattro esterni, tutti diversi tra loro.
"Ognuno ha i suoi punti di forza, il mister sa che caratteristiche abbiamo e come sfruttarle al meglio. Ho conosciuto grandi giocatori e persone umili, che hanno voglia di lavorare. C'è un'armonia perfetta".

Vi sentite la possibile rivelazione della Serie A?
"Io voglio mettermi in discussione e perfezionare gli aspetti che servono. Col lavoro si possono ottenere grandi risultati, poi vedremo una partita dopo l'altra".

Chi il leader?
"Quest'anno c'è un grande gruppo. Ci siamo parlati guardandoci in faccia e dicendo che bisogna fare le cose bene, per ciò che merita e cui ambisce la Fiorentina. Abbiamo scelto Biraghi da capitano, uno che a Firenze c'è da tanti anni e c'è diventato uomo. Ragazzo fantastico che rappresenta i valori della Fiorentina. A parte Biro, comunque, ci sono tanti ragazzi che danno l'esempio e stimolano. Sono sicuro che si possano fare belle cose".

Che ne pensa del futuro di Vlahovic?
"Ha dimostrato l'anno scorso di essere un attaccante fortissimo. È maturato, è cambiato totalmente: ha avuto un'evoluzione fantastica diventando un bomber e un attaccante completo. Per qualità e voglia, può diventare uno dei centravanti più forti. Io lo conosco dai tempi della Primavera, siamo due giovani e ci troviamo alla grande. È contento di rimanere a Firenze, lo vedo felice".

Che effetto fa il Viola Park?
"Avere un centro sportivo è una cosa fantastica. Il presidente ritiene importantissimo questo progetto, e non solo per la prima squadra. Ai tempi delle mie giovanili eravamo tutti staccati: avere i ragazzi con la prima squadra è tutto diverso, si crea anche una bella armonia".

Ci racconta qualcosa di Commisso?
"Ha un'umiltà e una passione pazzesca, le ho viste in pochi. Ho un bel rapporto con lui e lo ringrazio, così come Pradè e Barone, per la fiducia in me e il contro-riscatto dal Cagliari. Oltre che presidente è una figura familiare, che ci segue durante anche gli allenamenti".

Qualche info sul Sottil privato?
"Sono un ragazzo tranquillo, quest'anno poi viene la mia famiglia qui, con anche mio fratello che mi vuole stare vicino. Fuori dal campo ho degli hobby: gioco alla Play, ascolto musica, ho due cani con cui gioco e mi piace stare con la famiglia".

Ci pensa alla Nazionale?
"Come fai a non pensarci? Ho fatto quasi tutta la trafila under e un gran biennio con l'U21. Il sogno è la prima squadra, motivo d'orgoglio ai livelli massimi".

Questo è l'anno decisivo.
"Ormai ho 22 anni, sono giovane ma non più un ragazzino. Devo conquistarmi tutto, perché non ti regala niente nessuno".

Fatta qualche scommessa?
"Ho un bellissimo rapporto con Saponara, uno che oltre le qualità è una persona fantastica. Ci facciamo delle battute e mi dice sempre che quest'anno devo fare almeno 10 gol. Ha stima di me, ho scoperto una bella persona".