RINAUDO, Chiamerò Pepito, ADV non parli così
Leandro Rinaudo non ci sta. Il difensore del Livorno, ieri pomeriggio, ha commesso un fallo ai danni di Giuseppe Rossi. Un fallo normale, come tanti in una partita di calcio. Pepito ha dovuto abbandonare il campo, Rinaudo dopo la partita ha provato a scusarsi. Non glielo hanno permesso. Poi gli attacchi dal mondo del calcio. Dal presidente della Fiorentina, Andrea Della Valle, che lo ha definito "un farabutto". E anche da Christian Vieri su Twitter. Attacchi esagerati. E Rinaudo risponde, in esclusiva su TuttoMercatoWeb.com.
Rinaudo, che è successo?
"Dispiace che Rossi si sia fatto male, so cosa significa perché ho vissuto dei momenti come lui: ho subìto tre interventi in un anno e mezzo. Capisco la rabbia, ma questo è il calcio. E io ho la coscienza pulita, ho fatto un intervento come tanti. E dalle immagini, che ieri ho visto un bel po' di volte, si capisce bene cosa è successo: mentre arrivavo io già Rossi aveva fatto un movimento strano con il ginocchio, che era già in torsione non naturale. È capitato a Rossi e la cosa viene amplificata ancora di più perché è capitata ad un patrimonio del nostro calcio. Ma l'arbitro era a tre metri...".
Possibile che Rossi si sia fatto male da solo?
"Ho visto le immagini, probabilmente sì. Ma non voglio parlare come hanno fatto altri senza sapere. Quando arrivavo io lui era già in una posizione non naturale, poi c'è stato un contatto normalissimo".
Dopo la partita è stato attaccato da più parti...
"Prima di parlare dovrebbero contare fino a dieci. In campo non ho chiesto scusa perché il momento della partita era abbastanza concitato, con l'arbitro ho protestato e poi si era creata una mischia. Avrei voluto chiedere scusa a Rossi dopo la partita, ma tanta gente della Fiorentina, tra cui dirigenti, hanno inveito contro di me a livello personale. E questo non lo accetto: vengo dalla strada, da una famiglia con un'educazione e dei grandi principi. Si possono chiamare come vogliono, ma non accetto le accuse".
Oggi anche un tweet di Vieri contro di lei.
"Non lo tengo in considerazione, faccio parlare gli altri. Io faccio il mio lavoro. Chiamerò Rossi, avrei voluto chiedergli scusa ma non me lo hanno permesso. Di questi falli se ne vedono migliaia, quanti giocatori fanno dei falli e non chiedono scusa? Ieri Gonzalo Rodriguez ha commesso un fallo più deciso del mio e se n'è andato senza dire nulla. Per Rossi mi dispiace, ma ho la coscienza pulita. E il calcio è un gioco in cui gli infortuni ci possono stare. Ci sono passato anch'io. Chiedo scusa a Rossi perché mi porta a farlo l'educazione, ma non perché mi sento in difficoltà. So cosa si passa in questi momenti, perché li ho vissuti. Ma quando Leandro Rinaudo si è fatto male non c'è stato tutto questo caos...".
Si aspetta delle scuse da Della Valle per essere stato definito un farabutto?
"Non m'interessa. A cosa servono le scuse dopo certe parole? Sicuramente da una persona come lui, che dovrebbe dare l'esempio, non mi aspetto certe parole. Ma ognuno è libero di fare quello che vuole... Della Valle si è sentito di dire quelle parole, io rispondo che può essere il presidente della Fiorentina ma queste cose non le accetto. Le sue parole non mi hanno toccato in alcun modo".