MUTU, I moschettieri della super Fiorentina
Raccontano che Athos fosse il più ammirato, ma anche il più viziato. Sarà. E se a Giampaolo Pazzini il paragone non piacesse, spiegategli che il moschettiere era di animo nobi-le, giovane sì, ma abilissimo nell'arte della scherma e del cavalcare. Benvenuti nella locanda di D'Artagnan e i tre moschettieri, quella di Firenze. Dalle pagine di Dumas alla corte di Prandelli, passando per Lacoste e compagni, quelli che fecero grande la Francia del tennis. Uno per tutti e tutti per la Fiorentina: Mutu, Vieri, Pazzini e Osvaldo. Del «Pazzo » che sembra Athos si è già detto. Vieri ha uno spiccato senso dell'onore, roba del tipo «sono il più uomo di tutti voi». Ha deciso pure di scommettere su se stesso e sulla Fiorentina. Già, i panni di Porthos gli stanno a pennello. Mutu è anche più facile: protagonista sempre, abile e furbo, molto D'Artagnan. A 18 anni il moschettiere lasciò la Guascogna e andò a Parigi. A 20 anni l'attaccante emigrò dalla Romania all'Italia. Resta da sistemate Aramis. I suoi panni li vestirà Osvaldo. E pazienza se l'argentino non scrive ancora poesie, come faceva il moschettiere del re.
IL DOPO TONI Il gioco finisce qui, ora parlano i numeri. Multipli e sottomultipli. Quattro attaccanti e 12 gol, in sole otto giornate di campionato. Il romeno sta in testa, sei reti in sette partite. Per gli altri, due centri a testa. Il dopo-Toni pare assicurato, il tormento è iniziato quest'estate, ora può andare in archivio. Con il conforto di una proiezione.
Nell'ultima stagione l'attacco viola era andato a segno 45 volte in 38 gare: 16 reti Mutu, altrettante Toni, 7 Pazzini, 6 Reginaldo. Ora Mutu, Pazzini, Vieri e Osvaldo, se continueranno a viaggiare a questi ritmi, potranno arrivare a quota 57. Vero, nel calcio le equazioni non bastano, ma certe volte aiutano. Vero pure che quest'anno c'è una coppa Uefa da onorare. Beh, le alternative non mancano: Lupoli sta crescendo, un allenamento dopo l'altro. Sì, anche osservando le partite dalla tribuna. E a gennaio, ormai è sicuro, arriverà Cacia, subito, dal Piacenza.
ORGOGLIO DELLA VALLE Intanto la Fiorentina vola. E' ancora imbattuta, in Italia e in Europa. E' l'unica squadra nostrana capace di superare il primo turno di coppa Uefa. Giovedì giocherà a Vila-Real. Una sfida che profuma di Champions. Prandelli frena: «Io voglio pensare a una bella sfida di coppa Uefa, contro un avversario formidabile, capace di battere il Barcellona». Giusto così. La Fiorentina non ha fretta, ma solo voglia di godersi una stagione che si annuncia carica di soddisfazioni. E' quel che spiega Diego Della Valle, l'azionista, ai microfoni di Gr Parlamento: «Pensiamo a quello che possiamo essere tra 2-3 anni e prendiamo per buono tutto quello che viene adesso, ma senza esaltarci troppo». Piedi per terra, ma un progetto che vuol essere vincente. Ambizioni scudetto, magari tra un paio d'anni? Spiega ancora Della Valle: «Dipende da una serie di circostanze, dai diritti tv e altre cose, che ci permettono di sapere quarte risorse avremo, oltre a quelle che possiamo mettere noi». Quindi l'affondo: «Però, passare la vita a fare i terzi o quarti incomodi non è nella nostra filosofia. Allora proviamoci, nei tempi giusti, sapendo che oltre alla competenza conta anche la forza finanziaria». La compagnia dei moschettieri è già al lavoro. Tutti per uno e uno per tutti