MOURINHO, Mondiali senza l'Italia? Eppure il talento c'è...
(ANSA) - ROMA, 22 SET - "Se ami il calcio è difficile accettarlo. Io sono cresciuto negli anni '70-80, gli azzurri sono sempre stati un riferimento. Lavorando qui faccio fatica a capire cosa sia successo, perché è pieno di calciatori bravi, anche se ce ne sono ancora pochi che vanno all'estero". Lo ha detto José Mourinho, commentando la seconda esclusione consecutiva dell'Italia dai Mondiali alla rivista Esquire. "Mi rifiuto di accettare l'argomento del poco talento, non è vero. In Italia il talento esiste, quindi l'Italia deve arrivare al Mondiale", aggiunge poi lo 'Special One', che commenta anche la Serie A ritrovata 10 anni dopo. "Dopo che sono andato via il campionato ha passato un periodo difficile - spiega - La qualità si è abbassata e il campionato aveva poco appeal all'estero.
Ora invece ho ritrovato una lega appassionante, competitiva, dove i calciatori arrivano anche dalla Premier. Poi, ci sono squadre, come la Roma, che stanno crescendo anche in senso più ampio, come società". Sulla vittoria in Conference conclude: "È stato veramente indimenticabile. Quando abbiamo vinto la Champion's con l'Inter io non sono andato a Milano perché volevo andare al Real Madrid e avevo la sensazione che se fossi tornato non sarei più partito. Questa volta era diverso, volevo rimanere a Roma e continuare con questo club". (ANSA).