LIPPI, Non ho preferenze, voglio vincere
Questa la lunga intervista di Marcello Lippi concessa alla Gazzetta dello Sport. Quattro anni fa, al sorteggio di Germania 2006, Lippi rivelò: «Ho detto agli amici di preparare la barca col motore acceso. Per fuggire, se è un disastro. Per andare a festeggiare, dovesse andar bene». E adesso che la baia di Città del Capo si apre incantevole davanti e noi arriviamo da campioni? «Non posso tenere la barca accesa tutti questi mesi: la benzina costa». Così il c.t. si gode una birra sudafricana con Capello a bordo piscina.
Sogni e incubi del sorteggio di oggi?
«Nessuno. Prima vediamo le avversarie, poi le studieremo».
Alla Confederations Cup non è proprio andata bene...
«Ma nessuno può essere sempre allo stesso livello. Nella vita, nel lavoro, ci sono momenti meno felici. Partecipare è servito ».
Tipo?
«Intanto abbiamo capito quant'è difficile giocare in altitudine: stiamo organizzando una preparazione specifica (al Sestrière, ndr ). E poi la tradizione: chi vince la Confederations non s'è mai ripetuto al Mondiale».
Ma il Brasile non resta il favorito?
«Come in ogni Mondiale. Poi la Spagna: finalmente risultati importanti con grandi giocatori. Infine un gruppo che non va mai per fare soltanto bella figura: Argentina, Germania, Italia, Inghilterra, Francia, Olanda. Dipenderà dalla condizione ».
Ci sarà Capello, non Trapattoni...
«Spiace: con il suo entusiasmo e la sua capacità meritava la qualificazione. Fabio ha dato mentalità, concretezza e autostima. Trap lo stesso con l'Irlanda, tranne un piccolo particolare ».
Oggi al sorteggio non c'è Maradona.
«L'avrei visto con piacere. E vorrei vedere i suoi giocatori che lo ascoltano come un oracolo negli spogliatoi».
Sogna ancora a occhi aperti una finale col Brasile?
«Non ho fatto sogni, stavolta».
Vincendo in Sudafrica lei raggiungerebbe Pozzo (due successi) e l'Italia il Brasile (cinque)...
«Non ci penso: ma a vincere proveremo con tutte le forze».
Come sarà un Mondiale invernale?
«Meglio che giocare a 40 gradi. Si recupera prima».
Niente cinque arbitri. Le spiace?
«Sapevo che i tempi per questi test sarebbero stati lunghi».
Come sarà il Mondiale?
«Di valore. Con tutte le campioni del mondo e le migliori africane ».
Anche con Totti?
«Sono cose nostre...».