ITALIA, Evani: "Mancini come fosse qui. Ritiro difficile"

10.11.2020 15:45 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
ITALIA, Evani: "Mancini come fosse qui. Ritiro difficile"
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Alberigo Evani, tecnico dell'Italia al posto di Roberto Mancini finché il CT non sarà ristabilito dal Covid, ha parlato questo pomeriggio nella conferenza della vigilia di Italia-Estonia (in programma domani al Franchi di Firenze, fischio d'inizio ore 20:45). Evani ha parlato del difficile momento dovuto al dilagare dell'epidemia da Covid-19 e delle numerose assenze, tra tutte quella del ct azzurro, dovute al contagio da coronavirus:

 "È un ritiro complicato, non devo dirlo io. Si nota completamente. Quello che ci fa stare tranquilli e sereni è lo spirito di gruppo, l'intelligenza e la disponibilità. Queste difficoltà ci aiuterebbero ancora di più a crescere. Roberto è come se fosse qui con noi, ci sentiamo spesso durante la giornata, sia per il lavoro da fare che per quello che è stato fatto. Il gruppo credo lo senta vicino, sotto quest'aspetto non ci sono cambiamenti se non che manca lui, fisicamente".

Sull'emozione di sedere sulla panchina della nazionale maggiore: "Sarà una emozione grandissima, non l'avrei mai immaginato. Sinceramente avrei preferito non succedesse, sia per la salute di Mancini che per lo staff, perché la squadra ha bisogno di lui".

E sulla polemica tra l'ASL e le varie nazionali ha detto: "Capiamo che è un momento difficile, anche le esigenze della società. Non facciamo polemiche. Abbiamo tanti ragazzi interessanti, quelli che sono qua nei prossimi dieci giorni ci daranno soddisfazione".

Infine, un pensiero sulle  indicazioni che può dare il test di domani con l'Estonia"Servirà a verificare personalità e livello di questo gruppo, soprattutto per i più giovani. Vedremo qualche volto nuovo.  Su Zaccagni non posso sbilanciarmi, non si è potuto allenare ieri, lo farà oggi; è un giocatore interessante, altrimenti non sarebbe stato convocato. Ci aspettiamo di non deludere il mister, la gente, fare un'ottima partita. Poi fare risultato, importantissimo. Diventa fondamentale vincere, perché perdere o pareggiare ci farebbe perdere posizioni nel ranking, non vogliamo succeda, vogliamo essere teste di serie".