Il ds Fabiani: "Atti e menzogne per minare serenità della Lazio. Champions ancora aperta"

Il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, alla luce del caos creato dopo che è stata resa virale una telefonata privata del presidente Claudio Lotito in cui parlava in termini anche poco edificanti della squadra (il club ha fatto anche un comunicato in cui ha dichiarato di volersi tutelare nelle sedi opportune) ha preso la parola in conferenza stampa per fare chiarezza: "Vorrei fare una premessa. La mia presenza non è un momento di bavaglio, ma vuole riportare sui giusti binari ciò che sta accadendo in queste settimane sul mondo Lazio. Cosa? Sta accadendo qualcosa di anomalo, ad esempio il falconiere in casa mia si avvicina, carpisce una conversazione registrandola per usarlo per scopi estorsivi. Questo non va bene, domani farò denuncia, questa gente deve smetterla di giocare con il mondo Lazio. In Italia vige il principio per cui se una cosa è reato, io ho l'obbligo di denunciare il fatto ai carabinieri. Si è trattato di un atto ignobile di un soggetto a cui il Presidente dovrebbe vietare l'entrata a Formello. Non è tollerabile né comprensibili che un soggetto del genere sia ancora al centro sportivo e si permetta di registrare con malizia. Chiamerò il Presidente, dirò questa cosa, ciò che è successo è chiaro. Il messaggio che è passato voleva minare la serenità dei giocatori, dello staff tecnico. Faccio una precisazione, ad esempio Noslin non lo ha scelto Baroni ma l'ho fatta io quella scelta. Nel mercato c'è condivisione con le varie componenti, ma sono io che l'ho preso. Noslin è un calciatore a cui credo molto, ci toglierà tante soddisfazioni, può darsi che ci debba essere un periodo di ambientamento. Questo è successo a tanti calciatori in passato. Io ho sempre detto che faccio il mercato, perché è mia responsabilità fare determinare scelte. Non mi nascondo".
Situazione difficile da gestire
"Io me ne accorgo quando operatori e pseudo tali chiedono qualcosa sui calciatori, i contratti sono fatti per essere rispettati - spiega ancora Fabiani - Noi rilanceremo, ho sentito tante nefandezze e ciò mi rammarica. Ho sentito tante cazzate che si sono inventati i siti a proposito di alcuni calciatori che lascerebbero la Lazio. Pedro è un patrimonio della società, sia se voglia continuare sia che voglia smettere. Così come Romagnoli, Rovella e tutti gli altri. Io faccio le valutazioni, è il mio compito valutare la stagione e se ci dovessero essere uscite ed entrate, è un discorso che si farà a bocce ferme. Romagnoli ad esempio ha ancora due anni con la Lazio e sta facendo un campionato straordinario. Questi soggetti che si divertono a scrivere queste stronzate producono immondizia, il sottoscritto è il guardiano del patrimonio della società Lazio. Voglio dirlo ai tifosi, statene certi che alcuni di questi soggetti li porterò in tribunale".
Risultati e corsa Champions
"Alla vigilia del campionato nessuno ci poteva annoverare tra quelle in grado di lottare per la Champions e a tre giornate dalla fine siamo lì, in Europa abbiamo fatto un percorso straordinario uscendo ai calci di rigore che sono un terno a lotto. Sono soddisfatto, ci sono alcuni giocatori che la società intende preservare: su tutti Pedro, Romagnoli, Rovella, Zaccagni. Poi quando si apre il mercato ci sono delle dinamiche - ha concluso - il percorso di rinnovamento non è concluso ma il mercato apre a giugno: iniziare a sondare per vie traverse i nostri giocatori non lo trovo carino, sono delle bassezze di cui qualche mio collega si dovrebbe vergognare"
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
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