GENOA-TORINO 4-4, Festival del gol a Marassi

09.08.2007 23:36 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Goal.com
A distanza di quasi due mesi esatti dalla festa-promozione con il Napoli, il “Ferraris” rossoblù torna a respirare sapore di calcio, poco importa se d'agosto: si gioca la dodicesima edizione del “Trofeo Spagnolo”. La tradizionale amichevole estiva in memoria del tifoso genoano Vincenzo Claudio Spagnolo, barbaramente assassinato nel gennaio del '95 dal milanista Simone Barbaglia, mette di fronte il già incerottato Genoa di Gian Piero Gasperini ed il rinnovato Torino di Walter Novellino: per entrambe si tratta della prima sfida da 90 minuti contro un'avversaria di pari categoria.
Out De Rosa e Bovo in difesa, Rossi e Fabiano sulle fasce, Coppola in mediana e Adailton in avanti, ancora indisponibile il neoacquisto Santos, Gasperini deve affidarsi in difesa al trio Bega, Stellini, Masiello, propone Paro al fianco di Milanetto in mezzo al campo, Papa Waigo e Borriello nel tridente con Di Vaio. Ancora tribuna invece per l'argentino Figueroa, invano pronosticato esordiente. Per Monzon, che torna a Marassi da avversario dopo cinque anni di comando blucerchiato, prove tecniche di 4-4-1-1 con capitan Comotto e Lanna terzini, Corini play-maker, Grella a far legna, Rosina a sostegno dell'unico riferimento offensivo Bjelanovic.
Il calcio d'inizio arriva una ventina di minuti dopo l'orario prestabilito (20,45) al fine di consentire ai tifosi granata di acquistare i tagliandi ai botteghini e sistemarsi in tempo sugli spalti. Si parte infatti poco dopo le 21 ed il pallino del gioco è fin da subito del Toro. La prima occasione, al 5', è però per il Genoa. Juric scappa a Comotto sulla sinistra e centra per Borriello, l'ex rossonero gira verso la porta ma sbaglia la mira. Non sbaglia invece, tre giri d'orologio più tardi, Papa Waigo che, in corsa, manda all'incrocio un bolide dal vertice destro dell'area torinista sul quale Sereni può stare solo a guardare. Uno a zero per il Grifone e la Nord inneggia subito al nuovo idolo che arriva dal Senegal. Passano 300 secondi ed è ancora festa a quarti rossoblù: questa volta tocca a Borriello bagnare l'esordio da genoano al “Ferraris” con un gol raccogliendo un cross rasoterra dalla destra di Konko, ultimo arrivato ma già a suo agio nel 3-4-3 gasperiniano. La freschezza dei due goleador ed il loro uno-due sembrano stendere il Torino. Serve a poco a Novellino invertire sulle corsie laterali Vailatti e Barone, Rosina risulta troppo individualista e Bjelanovic troppo isolato.

Cambia allora l'ex mister del Doria: fuori proprio lo sterile Vailatti, dentro la vivacità di Di Michele; Rosina arretra e si sposta sulla destra. Proprio Rosina ci prova su punizione, dal limite, al 25': la barriera devia in corner. Bravo Rubinho al 28' a chiudere sul proprio palo un'insidiosa conclusione di Di Michele mentre, sul capovolgimento di fronte, Di Vaio manca di poco la porta su un pregevole assist al volo dell'intraprendente Papa Waigo. Il ritmo diventa velocissimo, le difese ballano: Bjelanovic manca un semplice tap-in al 31'. Due minuti dopo arriva il tris del Grifo: corner di Milanetto dalla destra, difesa granata come al solito impietrita e Konko stacca indisturbato di testa. Non passa neanche un minuto che il Toro accorcia con un tiro sporco di Barone che, deviato da un rossoblù, inganna Rubinho e lo trafigge per il 3-1. Dall'altra parte, Sereni è chiamato agli straordinari: al 41' evita il peggio su tiro-cross mancino di un Borriello già in forma campionato.
Comincia la ripresa, c'è Lazetic, resta negli spogliatoi Bjelanovic. Il Genoa è sempre lo stesso, forse con un po' meno mordente. Così il Toro ne approfitta per fare il 3-2, al 10', con Grella, abile a sfruttare un'ingenuità difensiva rossoblù e a sparare un mancino sotto la traversa dalla mezza lunetta dell'area di rigore. Passata la consueta girandola di cambi - da segnalare il ritorno a Marassi di Sculli dopo la lunga squalifica -, la gara si fa più noiosa, maschia, spigolosa, e rarissime diventano le occasione da ambo le sponde. Ci pensa Di Michele a ravvivarla scattando in posizione sospetta poco prima della mezz'ora, scartando il neoentrato Scarpi e depositando la sfera nella porta sguarnita. Tre a tre e tutto da rifare.


Il Genoa non ci sta: vola Sereni e mette in angolo al 34' per evitare il nuovo vantaggio casalingo su un tiro al fulmicotone di Leon dai 25 metri. Sussulto al minuto 41': Lazetic si mangia un gol clamoroso, spedendo nella Nord ad un metro dalla linea bianca. Quando al 46' Di Michele va a segnare l'incredibile 3-4 e pare decretare l'addio agli shoot-out, Sculli pareggia ancora i conti in mischia. Rigori con rincorsa quindi: il Genoa li fa tutti per il Toro sbagliano Lazetic, Comotto e il trofeo va a Villa Rostan, nella bacheca dei rossoblù.
 
 
Tabellino
Genoa-Torino 4-4
Marcatori: 8' Papa Waigo, 13' Borriello, 33' Konko, 34' Barone, 10' s.t. Grella, 28' e 46' Di Michele, 48' Sculli
Genoa (3-4-3): Rubinho 6,5 (12' Scarpi 6) - Bega 6 - Stellini 5,5 (38' s.t. Signorini s.v.) - Masiello 5,5 - Konko 6,5 - Milanetto 6,5 (23' Rimoldi 5,5) - Paro 6 (36' s.t. Raggio Garibaldi s.v.) - Juric 6,5 (23' Danilo 6) - Papa Waigo 7,5 (6' s.t. Sculli 5,5) - Borriello 7 (12' s.t. Gasparetto 5,5) - Di Vaio 6 (12' s.t. Leon 6). All. Gasperini 6,5
Torino (4-4-1-1): Sereni 6,5 - Comotto 5,5 - Natali 5 - Di Loreto 5 - Lanna 5,5 (21' s.t. Rubin 6,5) - Vailatti 5,5 (20' Di Michele 7) - Corini 6 (21 s.t. Zanetti 6) - Grella 6,5 (34' s.t. Bottone s.v.) - Barone 6,5 - Rosina 6 (13' Stellone 5,5) - Bjelanovic 5 (1' s.t. Lazetic 5). All. Novellino 6,5
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 6
Ammoniti: Grella, Lazetic, Raggio Garibaldi

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