FRANCHI, Il padre allontanato: "Vi racconto tutto"
Salvatore Formisano, tifoso nerazzurro che domenica sera ha dovuto lasciare la tribuna del Franchi con il figlio per le offese a lui rivolte, ha parlato a Fcinter1908.it: "È stato tutto così strano, non abbiamo fatto nulla di così oltraggioso se non esultare ad un gol. Una reazione spontanea, un piccolo urletto, senza insultare nessuno. Non c’era malizia, né cattiveria, come dovrebbe essere sempre. L’altra sera si è addormentato molto tardi, non riusciva a spiegarsi quanto aveva visto e vissuto. Non ho saputo cosa rispondergli. Avrei voluto dirgli tante cose, ma sarei stato molto duro, per cui ho preferito non farlo”.
“Non voglio far la vittima, né cavalcare l’onda, ma è stato qualcosa di grottesco. Non volevamo prendere in giro nessuno. “Levati la sciarpa e vai via” mi hanno detto. Lo spavento è stato forte perché avrebbero voluto allontanarci. Addirittura in un primo momento stavano portando via solo me, lasciando lì Niccolò. Il clima si è infiammato in un attimo, non mi sono nemmeno accorto in quel momento che avessero annullato il gol. Non era la prima volta allo stadio, gli altri anni siamo andati nel gabbione e stavolta siamo riusciti ad ottenere posti migliori. So bene che non tutti sono di quella maniera. Abbiamo avuto tanti messaggi di solidarietà, ringrazio le tante persone lo hanno rassicurato mentre ci spostavamo lì in tribuna e tutti quelli che ci sono stati vicini”.
Poi spiega la reazione della società viola: “Ringrazio il signor Barone, ci ha fatto andare nel loro box e da lì abbiamo visto il secondo tempo. Ringrazio anche Melissa Satta, che ha parlato con Niccolò a fine primo tempo ed ha provato a tranquillizzarlo, così come il vicesindaco e la dirigenza tutta della Fiorentina”.