FIORENTINA, Prandelli e la forza dei numeri

08.12.2007 08:19 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Tuttosport

Tra Fiorentina e Palermo negli ultimi tempi non è mai filata troppo liscia. Specie per i viola che non vincono in Sicilia, in A, da oltre 40 anni. Ma, al di là dei risultati, sono state le polemiche fra i due club a tenere spesso banco, tra questioni di mercato (il caso-Kuzmanovic l’ultimo di una nutrita serie) e vicende di campo come il gol che Mutu segnò l’anno scorso con un rosanero a terra (Guana) scatenando la reazione immediata e stizzita di Guidolin che accusò la Fiorentina e Prandelli di non avere fair-play.Per fortuna, in vista del match di staser, da entrambe le società si sono un po’ tutti affrettati a calmare il clima, a partire dal ds viola Pantaleo Corvino, nel caso-Kuzmanvic definito «sciacallo» dal clan rosanero: «I veleni con il Palermo? Per stemperare meglio non parlare. E se mi chiedete chi è il direttore sportivo che stimo di più in assoluto vi rispondo che è Rino Foschi». Ovvero proprio il collega siciliano. Buonismo a parte (ma per la società che ha inaugurato il terzo tempo è il minimo) in casa viola c’è adesso qualcosa che preme ancor di più: ricominciare a vincere, cosa che alla Fiorentina non riesce dai primi di novembre (1-0 all’Olimpico con la Lazio).Aver raccolto un solo punto nelle ultime tre gare non ha scalfito troppo la classifica della Fiorentina che resta buona e accattivante ma tutti, da Mutu (che non segna dal 21 ottobre nel derby con il Siena) a Frey, hanno una gran voglia di rimettersi in marcia, anche per regalare un sorriso al loro allenatore.

Pure ieri Cesare Prandelli ha preferito non presentarsi a telecamere e taccuini, insieme ai suoi ragazzi ha cercato di approfittare di questa settimana senza coppe per preparare al meglio la difficile trasferta siciliana contro un collega che in carriera ha battuto solo una volta in 9 sfide (nel 2000 in Coppa Italia, Bologna- Venezia 0-1) perdendone cinque. Insomma, i precedenti non appaiono beneauguranti così come la tradizione del «Barbera» per la squadra viola. Che, fra l’altro, nelle ultime sei gare ha un po’ toppato sotto porta (solo tre gol di cui due a firma Pazzini). Di contro però ci sono altri numeri che consolano il Prandelli il quale rispetto a domenica recupera Montolivo (centesima in A per lui), Dainelli (pur acciaccato) e Kroldrup (mancherà invece Vieri, bloccato da un attacco di gastroenterite febbrile poco prima di imbarcarsi per Palermo): l’imbattibilità esterna del suo gruppo che resiste da aprile per ben 12 trasferte fra campionato e Coppa Uefa e un Frey che, lontano da Firenze, ha preso un solo gol e per giunta su rigore, il 3 settembre, da Kakà. Da allora l’inviolabilità è salita a 512’, nessuno finora in A ha fatto meglio.