FIORENTINA, A Monaco ci vuole un'impresa
«Siamo qui per far rosicare un po’ Luca, sarebbe bello riuscirci...». Cesare Prandelli e Alberto Gilardino sorridono nell’ immensa sala stampa dell’Allianz Arena dove sono arrivati a metà pomeriggio dopo un volo di poco più di un’ora. Sull’aereo tra i 19 convocati anche Adrian Mutu che, parola del tecnico, ieri mattina si è allenato bene. Buon segno. Le possibilità di vederlo stasera in campo in coppia con Gilardino sono dunque sempre più alte.
A Firenze sono rimasti gli infortunati Jorgensen, Almiron e Kroldrup, assenze (soprattutto quest’ultima) che ha portato il club viola a chiamare un giovane difensore della Primavera, il bravo diciottenne Federico Masi.
Aria elettrica. L’attesa sfida con il Bayern Monaco che il Prandelli considera come la ‘più importante della mia carriera’ e l’avvincente duello con Toni (a meno di forfait all’ultimo secondo) rendono l’aria elettrica all’interno di quello che sempre l’allenatore della Fiorentina definisce lo ‘stadio più bello del mondo’. Una sorta di astronave bianca che cambia colore a seconda del club che ci gioca. Un impianto da 70.000 posti di cui oltre 5000 stasera saranno riempiti da tifosi fiorentini
«Sarebbe bello far rosicare Luca un po’ - insiste Prandelli -. Personalmente preferirei che non giocasse, lo conosciamo troppo bene. Battute a parte, sarà un piacere rivederlo, ha lavorato con noi per due anni, due anni straordinari». Ma stasera sarà solo un avversario, temibile quanto si vuole, ma soltanto un avversario.
«Il Bayern però non è solo Luca, il giocatore più determinante è Ribery - ammette il tecnico -. Tutta la squadra tedesca è forte, esperta, una delle più prestigiose al mondo, ricca di campioni. Però sono queste le gare che aiutano a crescere, quindi scenderemo in campo per provare a giocarcela alla pari, per cercare di stare in partita per tutti i 90’. Non voglio una Fiorentina remissiva, dobbiamo avere personalità, determinazione, idee, coraggio. Le vittorie degli ultimi tempi ci hanno aiutato a superare i momenti difficili, e oggi la Fiorentina non conosce ancora i suoi margini di miglioramento. E comunque - conclude Prandelli che non si sofferma sui dati beneauguranti (con club italiani il Bayern sul suo campo ha vinto una sola volta nella sua storia) - abbiamo bisogno di fare una grande prova per trovare ancora più consapevolezza».
Impresa. Se Prandelli è già calato nella sfida, altrettanto lo è Gilardino, 3 gol finora in Champions. «Spero di vedere Toni in campo, sarà un bel duello, lui è un amico e un collega bravissimo e gli auguro di fare bene. Ma lo stesso augurio - sorride l’ex attaccante rossonero lo faccio a me stesso. Ho appena centrato quota 100 reti in A ma non intendo fermarmi, vista l’età lo considero un punto di partenza per altri grandi obiettivi». Gli ricordano che 2 anni fa il ‘suo’ Milan superò il Bayern per 2-0 proprio all’Allianz Arena: «Anche la Fiorentina è venuta qui per una grande partita - replica Gilardino - c’è tanta voglia di fare bene, di provare a vincere». C’è proprio voglia di impresa.