EX DS SPEZIA, Italiano-Fiorentina, è tutto legittimo
Mauro Meluso, ex direttore dello Spezia, ha parlato a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: “Nell’ambito di un campionato vengono fuori i valori alla lunga. Trentotto gare sono specchio dei valori che puoi esprimere: lo Spezia ha avuto un percorso lineare, giocavamo sempre con coraggio grazie alle idee di Italiano e del suo staff, cercando di non chiuderci ma affrontare a viso aperto le squadre, fossero anche le migliori. Questo ci ha portato a dei risultati meritati. Una vittoria può essere un episodio ma salvarsi col gioco significa avere valori. Italiano li ha messi in evidenza, mostrando giocatori bravi che hanno reso secondo i suoi dettami. C’è stato un concorso da parte di tutti, a partire dalla società fino a chiunque lavorasse nello Spezia Calcio. C’è un articolo che ci ha eletti vincitori dello Scudetto secondo un’equazione tra risorse impiegate e punti realizzati, un motivo d’orgoglio”.
Quanto ha speso lo Spezia?
“Il calcio deve essere sostenibile, spesso si fa il passo più lungo della gamba. A inizio anno c’era una proprietà differente, abbiamo speso quanto ricavato. Il costo aziendale è stato di 23 milioni, sul mercato trasferimenti ne abbiamo spesi 3. Rispetto a tanti altri c’è una differenza marcata, siamo orgogliosi di aver ottenuto comunque i risultati”.
Allora sì che è uno Scudetto.
“L’ha scritto un periodico qualificato, una puntualizzazione precisa: siamo molto contenti di questo, raggiungere l’obiettivo fa pensare che si possa fare di tutto e di più ma non è così o si mette in pericolo la vita della società”.
Delusione per l’interruzione del rapporto?
“Né delusione né amarezza: l’attuale proprietà ha una visione differente del calcio. Serenamente e in modo legittimo hanno interrotto il rapporto di collaborazione. Capita spesso quando si cambia proprietà, non ho altro da aggiungere anche perché si sono comportati molto bene. Linearmente, al contrario di situazioni che ho vissuto nel recente passato”.
Che sta accadendo con Italiano?
“Mi guardo bene dal dare giudizi, dovrei conoscere in profondità le cose. Leggo, sento e ascolto una rincorsa a darlo, io non mi metto in questa scia. Chi dà giudizi, e ne ho letti parecchi, mi sembra una persona superficiale. Non abbiamo sentito la campana di Vincenzo Italiano, additato intanto da traditore. Lui ha sì rinnovato, ma lo Spezia gli ha lasciato ancora una volta una possibilità d’uscita. Perché? Andrebbe chiesto a loro. Lui è stato corretto, il problema sta a monte. Di questo ne sono certo. La clausola andava annullata, non puoi far passare Italiano per un traditore così”.
Anche prima ce l’aveva quindi.
“Sì ma non era stato fatto da me. Fossi stato in sella me ne sarei accertato…”.
Come pensa finirà?
“Sappiamo che nel contratto c’è possibilità di risoluzione se si paga una penale. Non so se avverrà, dico solo che Italiano è una persona meritocratica, ne posso solo parlare bene perché è serio e coerente. Conosce il calcio, è coraggioso”.
La Fiorentina non fa niente di illegittimo?
“Se la clausola è lì è perché è di concerto, non vedo nulla di strano appunto”.