CASO JUVE, Uefa irritata con Figc: sanzioni "insufficienti"
La finale di Europa League tra Roma e Siviglia a Budapest è stata l'occasione per un incontro tra Gabriele Gravina e Aleksander Ceferin. Tra i diversi argomenti di conversazione, inevitabilmente, c'era anche il caso Juventus. Il presidente della Uefa ha fatto capire di non aver molto gradito l'esito dei processi sportivi italiani, che, a suo dire, non avrebbero punito a sufficienza il club bianconero per le vicende su plusvalenze e manovra stipendi.
A Nyon avrebbero preferito che fosse la Figc a estromettere la Signora dalle coppe europee, infliggendo una penalizzazione in punti maggiore rispetto al -10 ormai ufficializzato in classifica. Così, invece, potrebbe dover toccare al massimo organismo del calcio europeo dare il colpo di grazia e tenere fuori la Juve dalle manifestazioni internazionali per la prossima stagione. Con il rischio, poco gradito, ma ormai palese, che questo passi come vendetta per non aver ancora abbandonato il progetto Superlega e non per il mancato rispetto degli accordi di gentlemen agreement.
Intanto, nelle scorse settimane alcuni dirigenti bianconeri sarebbero stati convocati dal panel Uefa che conduce le indagini, per dare spiegazioni in vista del verdetto che dovrebbe arrivare a giugno. Un verdetto da scrivere in fretta, come si augura la stessa Juve. Che in caso di esclusione perderebbe "solo" la Conference League (o al massimo l'Europa League se dovesse sorpassare Roma e/o Atalanta nell'ultima giornata di campionato).
Un ritardo, invece, potrebbe far slittare la sanzione alla stagione 2024-2025 e a quel punto la Juve rischierebbe di dover rinunciare alla Champions League in caso di qualificazione al termine della prossima Serie A.