CANOVI, Commisso-agenti? Il sistema va bene a tutti

02.07.2021 22:40 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
CANOVI, Commisso-agenti? Il sistema va bene a tutti
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© foto di Federico De Luca

L'operatore di mercato, Dario Canovi, ha commentato le parole di Rocco Commisso sulla questione dei procuratori. Queste le sue parole: "I presidenti - dice a Tuttomercatoweb.com- si lamentano solo quando le cose non vanno bene. Ma il sistema o funziona o no. E parlo anche degli agenti che in alcuni casi non sono altro che fondi. Perchè questa è la verità, sono spesso proprietari anche di una parte dei diritti economici di un giocatore. I presidenti però non possono lamentarsi solo quando la transazione non va a buon fine. Aggiungo che la Fifa ha sempre detto di voler combattere i TPO ma non lo fa. Dunque, ci si lamenta ma poi si adotta quello stesso sistema, e mi riferisco in generale ai club. L'esempio è semplice: c'è bisogno magari di quel procuratore per arrivare a quel giocatore che non è però di quell'agente. Ecco, in quel caso va bene e non dici niente. Peraltro queste parole dette da un presidente che prende l'allenatore (Italiano, ndr) di un altro presidente beh, mi pare assurdo parlare di scorrettezze o impurità del sistema. Guardiamoci in casa".

Come si dovrebbe procedere per affrontare questa situazione?
"Ci dovrebbe essere da parte delle società un accordo per non cedere alle imposizioni o ai ricatti di certi agenti, così come ha fatto il Milan che ha detto no ad un'imposizione che Raiola voleva fare, chiedendo 20 milioni per un contratto di Donnaruma a 10 milioni l'anno. Perchè tutto questo? E' vero, il Milan ha perso due giocatori però ha stabilito un principio, cosa che nessun altro club ha fatto. Se prendi Gattuso sai che c'è Mendes e sai come lavora: allora mi viene da dire, cercati un altro allenatore. Tu accetti certe logiche di mercato che sono illogiche e economicamente controproducenti ma non ti puoi lamentare se in altri casi le hai usate anche tu. Non ce l'ho con Commisso ma io credo, allargando il discorso, che siamo in un sistema in cui sono i presidenti che vogliono che certi agenti abbiano il pallino in mano. Una volta l'agente era il rappresentante di un calciatore: si sedeva e parlava del suo giocatore, mentre ora ci si rivolge all'agente anche per fare operazioni di un giocatore di un altro agente. Perché? Lo fanno in tanti, anche la Fiorentina. Quando Commisso dice che Mendes rappresenta più parti, il patron viola protesti sul regolamento. Io posso essere rappresentante della squadra che vende e che acquista e anche rappresentante del giocatore: legalmente è possibile. Se la deve prendere col regolamento, protesti col presidente federale. Nessuno però per ora ha protestato su questo. Perchè? Allora il sistema va bene a tutti? Non sono riuscito a dare una risposta provata. C'è evidentemente interesse anche di qualcuno del club a fare così. Commisso comunque in due anni le avrà viste queste cose. Non può protestare nei confronti del sistema se anche lui ne usufruisce".