BISOLI, Ero già a Firenze ma Cecchi Gori e Cellino...
L'allenatore Pierpaolo Bisoli è intervenuto a proposito di alcuni temi legati alla Fiorentina: "Prandelli ha trovato la quadratura, non è facile subentrare e mettere subito le cose a posto. Ci voleva tempo, non dimentichiamoci che ci sono giovani interessanti che quindi vanno aspettati e fatti sbagliare. Quando troveranno la giusta dimensione si toglieranno soddisfazioni: da oggetto misterioso Vlahovic si è trasformato in uomo mercato, vedi come cambia il calcio? La Fiorentina ha una proprietà forte e la piazza vorrebbe subito risultati, ma non è così. Mai pensare di essere fuori dalla lotta, anche Spezia e Benevento lo credevano tempo fa. Non esistono partite facili, né in casa né in trasferta. La Fiorentina ha comunque margine dopo l'ultima vittoria, sono convinto che le squadre in lotta per non retrocedere siano altre, quattro-cinque, ma c'è bisogno sempre di stare attenti. Sento citare poco Martinez Quarta, secondo me quel ragazzo avrà un futuro importante".
Le piace il centrocampo della Fiorentina?
"Per me c'è un giocatore troppo importante che è Castrovilli, sa abbinare con qualità tutte e due le fasi. Mi è sempre piaciuto, andai a vederlo per portarlo con me qualche anno fa ma era già "prenotato". Poi Amrabat, anche se non ha reso ancora come a Verona, è buono. Dandogli più libertà, con Pulgar che gli copre le spalle come sta succedendo ora, può dare di più. Lui è uno che ama portare la palla, e se lo lasci libero può tornare a far parlare di sé in questo finale di campionato".
Mai stato vicino alla Fiorentina?
"Come giocatore avevo già fatto tutto quasi, ma Cecchi Gori litigò con Cellino e non riuscii ad andare. C'era Cinquini ds, e invece che me presero Pusceddu. Stavamo ai pre-contratti, e addirittura uscì il Guerin Sportivo dove c'ero anche io nel carrello della spesa di Cecchi Gori, si vede che a Cellino la cosa non piacque! Firenze non guarda solo l'estetica ma anche la sostanza, è una tifoseria attaccata, quando vede un giocatore che dà tutto sa riconoscere che nello sport si può pure perdere, basta dare tutto. Infatti ricordo che un giocatore come Iachini era molto amato".