"BATTITO VIOLA", Il pianto a dirotto di Daniel Bertoni
Anche gli argentini piangono. Che poi Daniel Bertoni fosse anche ricco, è un altro discorso. Quello che ci preme ricordare è che un uomo come lui, orgoglioso, argentino istrionico, scoppiò in un pianto a dirotto davanti ad un cartellino rosso. Il secondo in sole dieci giornate di campionato. Del resto come dargli torto... Daniel Ricardo Bertoni, soprannominato il "puntero", campione con la Nazionale "albiceleste" al mundial argentino del 1978, era arrivato a Firenze con grandi credenziali. Ma la realtà del calcio italiano fu più dura del previsto: un rigore guadagnato alla "prima" col Perugia, un gol su punizione alla terza giornata col Catanzaro, e poi poco altro.
Anzi...alla sesta giornata, in quel di Brescia, la prima espulsione per un brutto fallo su Groppi a margine di un anonimo 0-0. Tre giornate di squalifica e poi il rientro in quel Fiorentina-Roma (1-1 il finale) del 14 dicembre 1980, quando per un fallo su Bruno Conti sotto la "Maratona", Casarin lo spedì per la seconda volta anzitempo negli spogliatoi E Daniel pianse, pianse come un bambino. Non capiva... "perchè in Italia ce l'hanno tanto con me?" Meditava addirittura di andarsene. Poi per fortuna le cose cambiarono, Bertoni mostrò tutto il suo valore diventando ben presto un idolo della curva Fiesole. Ma quanta fatica... anche per uno come Daniel Bertoni.