NEL 4-2-3-1 DI PRANDELLI, "CRESCE" MONTOLIVO?
Nessun dubbio, la Fiorentina di Prandelli giocherà col modulo 4-2-3-1. Avanti con le certezze: Frey in porta (ci mancherebbe altro...); Comotto (o chi per lui) e Pasqual terzini, Gamberini e Dainelli centrali. Marchionni esterno alto di destra, Vargas esterno alto (speriamo...) di sinistra, Mutu trequartista, con Gilardino prima (ed unica) punta. Come vediamo Prandelli ha pochi dubbi da sciogliere. Semmai un centrale diverso da Dainelli, forse faticherà un pò per convincere Mutu a non "dare noia" a Gilardino in attacco, ma per il resto... Manca, però, la linea mediana, o meglio, mancano i nomi dei due incontristi, o come si usa dire in gergo...i due "cagnacci" a far legna in mezzo al campo. Con la cessione di Felipe Melo alla Juventus si è aperta una voragine nella quale galleggiano tre nomi per due posti. Logica vorrebbe Marco Donadel come primo candidato (lui stesso, a Cortina, si è proposto in un'esclusiva a FV). Quindi Zdravko Kuzmanovic, una vita in maglia viola (per ora) da esterno, ma stimmate evidenti del centrocampista ed è lui il secondo nome per la cerniera di centrocampo 2009-2010. Rimane Riccardo Montolivo. Difficile (difficilissimo...) che Prandelli rinunci al "talento di Caravaggio", però, se ci fate attenzione, la sua figura tecnico-tattica mal si sposa al 4-2-3-1 del tecnico di Orzinuovi. Torniamo indietro di 4 anni: campionato 2005-2006, il primo di Cesare sulla panchina viola. Fiorentina schierata col 4-2-3-1 (che spesso si trasformava in un 4-4-2) con Brocchi e Donadel coppia di "cagnacci" di cui sopra, Fiore e Jorgensen esterni a supporto del centrocampo (ecco il perchè del frequente trasformarsi in un 4-4-2), Pazzini finta seconda punta (il "pazzo" rientrava moltissimo ad aiutare il centrocampo e servire Luca Toni prima che da gennaio gli fosse preferito Jimenez...) ed il "lungagnone" di Pavullo fantastica, inarrivabile, implacabile prima punta. Brocchi e Donadel quindi, due mediani vecchio stampo, nonostante Fiore e Jorgensen ripiegassero sovente e componessero il famoso 4-4-2 in fase difensiva sostituendo il 4-2-3-1 in fase offensiva.
Veniamo ai giorni nostri e divertiamoci a fare un confronto sulle attitudini tattiche dei protagonisti. Marchionni-Fiore: l'ex bianconero è nettamente più attaccante (addirittura potrebbe galleggiare tra le linee in un ipotetico "rombo") del baffuto centrocampista calabrese. Vargas-Jorgensen? Non c'è partita, il peruviano ha già fatto vedere di saper delimitare il proprio territorio solo dal centrocampo in su. Mutu-Pazzini invece, con caratteristiche ovviamente diverse, a nostro parere sono quelli che si avvicinano di più (ancora meglio Mutu-Jimenez) come peso tattico specifico all'interno della squadra. Anche in questo caso la bilancia si sposta in avanti perchè Mutu va regolarmente in doppia cifra mentre non si poteva dire altrettanto di Pazzini e del "maghetto"... Da tutto questo si evince che la Fiorentina 2009-2010 sarà formazione più offensiva della precedente e se l'anno scorso, nella parte finale, la coppia Montolivo-Melo resse l'urto a sufficienza, crediamo che quest'anno le ipotetiche coppie Montolivo-Donadel e Montolivo-Kuzmanovic soffrirebbero terribilmente, rischiando l'apnea dopo poche giornate di campionato. Bisognerebbe scovare da qualche parte un altro Felipe Melo, ma esiste? E, comunque, basterebbe? La risposta a queste domande è scritta fra le righe del nostro titolo. O Montolivo "cresce", matura, migliora, si trasforma (finalmente) in quel giocatore universale, in quel "todocampista" che tutti messianicamente aspettiamo, oppure "cresce" (stesso verbo ma accezione diversa), avanza, è di troppo, tradotto in soldoni...sta in panchina. Ribadiamo il concetto: è (quasi) impossibile che Prandelli rinunci a "Montolo", ma stavolta solo Riccardo Montolivo potrà dirci cosa vuol fare da grande.