FIORENTINA ALLA BRASILIANA ...MA CHI DIFENDE?
L'immagine è suggestiva, tendente al bello, e di "bellezza" Firenze se ne intende. La Fiorentina come il Brasile, Prandelli come Zagalo, Montolivo e Cristiano Zanetti come Falcao e Junior oppure Dunga e Mauro Silva, Marchionni e Vargas come Jair e Rivelino, Garrincha ed Amarildo. Aggiungiamoci (tanto per non farci mancare niente) Mutu come Pelè e Rivelino e, dulcis in fundo, Gilardino come Tostao, Romario, Ronaldo... Potenza del modulo, il 4-2-3-1, ormai sicuro del posto da titolare anche se, come si suol dire, sarà il campo a decidere. Potenza dell'immaginazione perchè questo modulo è quello della Selecao, che da sempre regala libero sfogo al palleggio, alla creatività, alla fantasia. Potenza...dell'incoscienza aggiungiamo noi, perchè (e non ne dubitiamo) saranno anche rose e fiori finchè il pallone ce l'hanno i nostri, ma, ci chiediamo: quando malauguratamente l'oggetto sferico del desiderio finisce fra i piedi avversari che succede? Ce li vedete il "talento di Caravaggio" ed il 32enne ex-virgulto delle giovanili viola, novelli Gattuso, finirsi i polmoni a recuperar palloni ed inseguire tutto ciò che passa dalle loro parti? E ancora: come potrà la difesa viola (che una fonte autorevole ha definito da sei meno) reggere l'urto degli attacchi avversari senza godere del filtro del centrocampo? Sono dubbi che il tifoso viola si pone, con la malcelata paura di sapere in anticipo la risposta, impotente di fronte al destino che lo attende.
Soluzioni? Ci azzardiamo a dire che uno tra Montolivo e Zanetti è di troppo. L'unico mediano di rottura, tignoso, il vero cacciatore di palloni che la Fiorentina ha in rosa si chiama Marco Donadel ed è lui la prima alternativa ad una coppia di centrocampisti per così dire..."leggerina". Un'altra strada praticabile potrebbe essere il cambio di modulo. Passare, cioè, dai tre rifinitori dietro l'unica punta al "rombo", sfruttando la vera indole di Zanetti, ovvero quella del centromediano metodista. L'ex-bianconero ha dimostrato in carriera di avere geometrie e lancio lungo ed il ruolo da vertice basso sembra fatto apposta per lui. Certo assisteremmo ad una rivoluzione negli altri ruoli. Gli esterni non potranno essere così offensivi percui Marchionni fungerebbe da trequartista tra le linee (il Santana della scorsa stagione), Montolivo laterale sinistro e Kuzmanovic laterale destro, con arretramento di Vargas a terzino (così facciamo contento anche Prandelli) e la conseguente esclusione di Pasqual. Più difficile riesumare il vecchio 4-3-3 che lo stesso Prandelli ha definito a più riprese sorpassato e troppo prevedibile. Insomma, chiamatele se volete... chiacchere da bar, elucubrazioni sotto l'ombrellone, oppure innocenti provocazioni di metà agosto, però (vi assicuriamo) la mosca tze-tze continua a ronzare e (ahimè) non ha intenzione di fermarsi...